Cenni 
                Biografici
              
              Gregorio 
                Sciltian nasce a Rostov (Russia) nel 1900, ma lascia prestissimo 
                il suo paese (1919), spaventato dalla Rivoluzione d'Ottobre. Inizia 
                nel frattempo a dipingere; le prime opere dell’artista sono 
                d’impronta cubista. Stabilitosi in Italia nel 1923, espone 
                la prima volta alla Galleria Bragaglia, presentato da Roberto 
                Longhi. Alla Biennale del ’26 è ammiratissimo il 
                dipinto Biondo corsaro. Si susseguono le affermazioni durante 
                un lungo soggiorno parigino durato dal ’27 al ’37. 
                Il Museo Reale di Bruxelles acquista Marinette, Torna in Italia 
                nel ’32; nel ’47 fonda, con Annigoni, Antonio Bueno 
                e pochi altri, il movimento “Pittori moderni della realtà” 
                e da allora non tradisce il suo credo estetico, riassunto nel 
                Trattato sulla pittura edito da Hoepli. Come scrittore pubblica 
                con Rizzoli Mia avventura. Sciltian, che ha anche eseguito scenografie 
                per la Scala di Milano e ha trattato il tema sacro, è famosissimo 
                per i ritratti e le composizioni trompe-l’oeil: una esplorazione 
                interiore ed esterna così avanzata, col sussidio di un 
                mestiere eccellente, da suscitare sgomento nell’osservatore. 
                
              
                 
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