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Lettera dell'Ambasciatore Armeno Gaghik Baghdassarian al “Corriere della Sera”, 2 settembre 2003 sulle dichiarazioni di Berlusconi a proposito dell'ingresso della Turchia in Europa

Genocidio
Gli Armeni

Negli ultimi tempi sono divenuti più frequenti i tentativi turchi di trascinare gli armeni nel dibattito sul tema del Genocidio con l’unico scopo di far finta di discuterne e per affogarlo in infiniti strascichi. Una dopo l’altra sono apparse due lettere negazioniste, a firma di due diversi Consiglieri Stampa della stessa Ambasciata turca, la prima sul quotidiano “La Padania” e la seconda sul “Corriere della Sera” il 9.08.2003, alla quale vorrei replicare brevemente. Non posso essere in disaccordo con Consigliere Bacanakgil, nell’accettare la legge, secondo la quale “il genocidio è un crimine, e ancor peggio è un crimine contro l’umanità”, ma non posso, allo stesso tempo, accettare che “sono i tribunali competenti e non i singoli individui a giudicare se un reato possa essere definito tale”. Soprattutto, quando a tal proposito si pronunciano personalità come il prof. Giuliano Vassalli, illustre giurista di fama mondiale, già Presidente della Corte Costituzionale e Ministro di Grazia e Giustizia, partecipe del Processo di Norimberga: “La parola genocidio non era stata ancora coniata, ma sterminio ed annientamento sono vocaboli che figurano più volte in quei testi impressionanti che rientrano nel quadro di una vasta documentazione, tratta da fonti originali (anche se qualcuno - i negazionisti sono sempre esistiti - si è affannato per decenni a contestarle o a ridurne significato e portata) ”. Quanto ai “tribunali competenti”, consiglierei al Consigliere di documentarsi, leggendo in primo luogo i materiali di un tribunale, credo più che competente e attendibile in materia - l‘atto d’accusa della Corte Marziale turca (28 aprile 1919) contro i leader del partito Ittihad ve Terakki (Unione e Progresso). La Corte stabilisce che “il massacro e la distruzione degli armeni furono il risultato di decisioni prese dal comitato centrale dell’Ittihad ve Terakki”, condannando otto persone a morte e molte altre a vari anni di carcere… La risoluzione del Parlamento Europeo (18 giugno 1987) stabilisce che "I tragici eventi del 1915-1917 riguardanti gli Armeni vissuti nell’Impero Ottomano costituiscono crimini riconosciuti come Genocidio dall'Assemblea Generale dell’ONU il 9 dicembre del 1948…” e che “il rifiuto da parte dell’odierno Governo turco di riconoscere il Genocidio del popolo Armeno compiuto dal governo dei Giovani Turchi … rappresenta un insormontabile ostacolo per la considerazione della possibilità di accessione della Turchia alla Comunità”. A proposito dell’ingresso della Turchia in Europa, sponsorizzato calorosamente dall’attuale Governo italiano, vorrei notare che fa parte di questa Europa la Germania, che ha ammesso le proprie responsabilità per la Shoah, come anche il Vaticano con il Santo Padre, il quale ha chiesto pubblicamente scusa a nome dei cristiani per l’Inquisizione e per quello che è accaduto al popolo ebraico.

Gaghik Baghdassarian
Ambasciatore della Repubblica d’Armenia