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06 06 23 - Ciak in cittą per "La masseria delle allodole", tratto dal romanzo di Antonia Arslan
CINEMA
Dopo il grande successo nelle librerie non solo italiane, "La masseria delle allodole", il romanzo dedicato dalla padovana Antonia Arslan al genocidio armeno, diventa ora un film. A girarlo, come noto, saranno i fratelli Taviani che inizieranno le riprese in città lunedì e proseguiranno fino a venerdì prossimo. Nell'occasione sarà temporaneamente vietato sostare nelle seguenti vie: in Prato della Valle sul lato di palazzo Scimeni dalle 24 di domenica alle 22 di mercoledì; in Corso Milano, slargo civici 39-49 e dai civici 49 a 73, dalle 16 di domani alle 21 di mercoledì; in via Cesarotti dal civico 6 al civico 34 dalle 17 di giovedì 29 alle 21 di venerdì; in via San Francesco dal civico 172 al civico 176 dalle 17 di giovedì alle 21 di venerdì; nelle vie Da Carrara e San Nicolò, dalle 9 di domenica alle 16 di lunedì. È prevista anche la chiusura temporanea al traffico in piazza Capitaniato e via Da Carrara, dalle 7 alle 16 di lunedì per il tempo strettamente necessario alle riprese cinematografiche in piazzetta San Nicolò. Il libro di Antonia Arslan, struggente, commovente, intenso, ha vinto ben undici premi ed è pubblicato da Rizzoli. Racconta, anche attraverso le vicende della famiglia dell'autrice, il genocidio armeno (il primo del Ventesimo secolo) ad opera dei turchi, nel 1915.
Storie di morte e di dolore, di violenza e di sofferenza escono però dalle pagine della Arslan in armoniosa simbiosi, fra storia e poesia, fatti reali e invenzione romanzesca. Adesso, dopo essere stato preannuciato da tempo, arriva anche il film, le cui riprese entrano nel vivo. Non solo la regia, ma anche la sceneggiatura è dei fratelli Taviani. Nei mesi scorsi sono state decise le location, che dovrebbero comprendere anche la Bulgaria, molto simile come paesaggio all'Armenia. Intanto Antonia Arslan sta lavorando da tempo al prosieguo del suo romanzo, atteso da tanti lettori che si sono appassionati e commossi seguendo i suoi personaggi. «Posso dire - ha detto la scrittrice qualche mese fa - che i miei Ismene e Isacco, proseguendo per Smirne, vengono coinvolti in quel tremendo incendio, ed è su questo episodio che mi sto accuratamente documentando. Poi, ci sarà l'arrivo dei bambini in Italia, e altre visissitudini».


V.V

 
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