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06 06 23 - Chi organizza la "caccia all'armeno" in Russia?
pagina principale / Russia 15.06.2006 FONTE: Pravda.ru
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"Ogni anno in Russia ai gruppi etnici criminali vengono stanziati 50 milioni di dollari per organizzare omicidi di cittadini armeni". Questa dichiarazione e' stata recentemente rilasciata dal consigliere del ministro degli Esteri della
Federazione Russa per le questioni nazionali Vsevolod Marjan, nel corso di una riunione dedicata ai crimini a sfondo etnico compiuti in Russia.

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Secondo Marjan e' indispensabile "parlare in modo chiaro, senza peli sulla lingua. Cio' che viene riportato dai mass-media non e' altro che una parte insignificante dell'effettivo stato delle cose. Nel corso degli ultimi dieci anni, in Russia sono stati uccisi come minimo tremila cittadini armeni".

Marjan sostiene altresi' che in Russia i crimini a sfondo razziale siano iniziati subito dopo il crollo dell'Unione Sovietica, ma se all'epoca si trattava di episodi isolati, "attualmente il tutto viene gestito ed organizzato finanziariamente dalla classe dirigente di Mosca. Ogni armeno, ricco o povero che sia, puo' diventare vittima della politica nazionalistica della Russia. E cio' non riguarda i cittadini caucasici in genere, come ha recentemente sostenuto il sindaco di Mosca Luzhkov, bensi' proprio gli armeni. In Russia gli armeni vengono uccisi premeditatamente al fine di infilare l'ultimo chiodo sulla cassa da morto rappresentata dal Caucaso del Sud".

Marjan ha motivato questa sua affermazione col fatto che "mentre alcuni popoli si guadagnano il pane in modo modesto, altri entrano in contatto con le
strutture di potere russe", esprimendo inoltre la propria sicurezza sul fatto che l'organizzazione di riunioni ed altre manifestazioni non daranno alcun risultato concreto se non si iniziera' presto a non solo a smascherare chi sta dietro agli omicidi degli armeni in Russia ma a replicare con gli stessi metodi.

A questo proposito va sottolineata la recente dichiarazione del primo ministro armeno Andranik Margharjan, il quale nel corso di una conferenza stampa ha detto che tale questione non fa che provocare danni alla Russia stessa e che se si proseguira' su questa linea, non e' affatto da escludere "un effetto boomerang", dal momento che nelle ex repubbliche sovietiche vivono attualmente molti cittadini russi.

Va sottolineato altresi' il fatto che rappresentanti di organizzazioni sociali e culturali armene sono intenzionati a trasmettere una dichiarazione ufficiale che richiami a mettere fine agli omicidi di carattere xenofobo in Russia sia al ministero degli Esteri armeno che alle ambasciate armene in Russia e a quelle russe in Armenia, chiedendo inoltre al consigliere del presidente armeno Seiran Avakjan di trasmettere tale dichiarazione direttamente al presidente russo Vladimir Putin.


V.V

 
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