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06 03 17 - Bardini:ADDIO A UN GRANDE FILOSOFO
Si è spento Gerard Radnitzky
di ibl' 16/03/2006
Si è spento sabato scorso Gerard Radnitzky, professore emerito di filosofia della scienza all'Università di Trier, fra le più rilevanti figure del liberalismo europeo. Radnitzky, 85 anni, nato a Znaim nella Moravia merdionale da padre e madri austriaci, ebbe una vita densa: dalla seconda guerra mondiale nella Luftwaffe, al dottorato conseguito in Svezia, fino al ritorno in Germania e la lunga e feconda esperienza dell'insegnamento. Epistemologo di tradizione popperiana, Radnitzky coltivò non solo una grande amicizia ma anche una profonda affinità intellettuale con Friedrich von Hayek, percorrendo per lunga parte del suo percorso scientifico strade non diverse da quelle aperte dal grande austriaco: a cominciare da una valorizzazione dell'approccio evoluzionista alla teoria delle istituzioni. Non diversamente da quanto avvenuto per altri pensatori, a cominciare dallo stesso Hayek il cui nome è legato anche ad uno scritto maturo, molto radicale, sul tema della de-nazionalizzazione della moneta e del free banking, Radnitzky ebbe con gli anni un'evoluzione sempre più nella direzione di un rigore e di una coerenza vieppiù pronunciati, nella formulazione di una filosofia politica liberale. Membro della Mont Pelerin Society, Radnitzky fu in questo influenzato da due amici cari: da una parte, Arthur Seldon, direttore editoriale dell'Institute of Economic Affairs fino alla fine degli anni Ottanta, co-fondatore dell'importante think tank londinese, ma anche appassionato studioso delle opere di Plant, Cannan, Menger, Bohm-Bawerk e Mises ed interprete importante della scuola di "Public Choice". Dall'altra, Anthony de Jasay, fra i più brillanti filosofi politici contemporanei e noto soprattutto per The State, autore di una critica distruttiva al paradigma dominante che, forte non solo delle lezioni dell'economia delle scelte pubbliche ma anche di strumenti teoricamente raffinati come la teoria dei giochi, ha saputo scuoterne le fondamenta - dalla teoria dei beni pubblici alle diverse caratterizzazioni della "giustizia sociale". L'hayekiano Radnitzky ha scritto, negli ultimi anni, saggi importanti proprio sui limiti del pensiero di Hayek, sulla teoria della pace democratica, sulla giustizia sociale, su Stato minimo e società senza Stato. Si spegne, con Radnitzky, non solo uno scienziato sociale colto e originale, uno studioso di alta levatura, ma pure un maestro generoso, di umanità rara e strepitosa cortesia con tutti, dal più blasonato dei colleghi all'ultimo degli studenti. Radnitzky è noto in Italia in virtù delle sue numerose amicizie nella comunità degli studiosi, ma anche per un legame particolare con il Cidas di Torino per il quale negli anni tenne molte conferenze. Per chi ha avuto il piacere di conoscerne la gentilezza, l'umiltà, e la cristallina onestà intellettuale, la scomparsa di Radnitzky è un momento triste: la cultura europea oggi è più povera. L'Executive Team dell'Istituto Bruno Leoni si sente vicino a sua moglie Majken e al suo devoto allievo e discepolo Hardy Bouillon, in questo triste momento.


----- Original Message -----
From: bardini
To: Controrivoluzione@yahoogroups.com
Sent: Friday, March 17, 2006 3:37 PM


V.V

 
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