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06 02 11 - Arrestato l'omicida di don Andrea Santoro
E' un liceale di 16 anni, forse influenzato da Agca. Ha confessato. Secondo la tv turca, era sconvolto dalle vignette su Maometto

ANKARA - La polizia turca ha arrestato il sospetto omicida di don Andrea Santoro, il sacerdote italiano ucciso in Turchia domenica scorsa. Lo riferisce l’agenzia di stampa Anatolia. Secondo un'altra agenzia di stampa turca, la Anadolu, che cita un funzionario di polizia si tratterebbe di un sedicenne. Secondo lo stesso poliziotto il ragazzo potrebbe essere stato influenzato dalle recenti notizie stampa su Ali Agca, l'uomo che ferì Papa Giovanni Paolo II nel 1981. Stando a quanto ha riferito l'agente, il ragazzo avrebbe agito da solo.
LA CONFESSIONE - Il giovane ha poi confessato il suo gesto. Secondo la rete turca Ntv, il giovane omicida di padre Santoro avrebbe detto dopo la confessione di essere rimasto sconvolto dalle caricature del profeta Maometto pubblicate in vari paesi europei. La notizia non ha trovato finora conferme. La stessa emittente ha poi rivelato il nome dell'assassino di don Andrea, Ohuzhan Akdi, sottolineando che sarebbe legato al traffico di prostitute di Trabzon. Sull'omicidio del sacerdote è stato aperto dalla magistratura romana un fascicolo che sarà trasmesso alla procura presso il tribunale dei minori. Mercoledì intanto verrà effettuata l'autopsia sulla salma di don Santoro.
L'ATTENTATORE - Dell'attentatore si sa che è originario del villaggio di Vakfikebir sul Mar Nero, a circa 40 chilometri da Trabzon e che il giovane si era iscritto al liceo Fatih di Trabzon, ma non aveva mai frequentato le lezioni. Vakifkebir conta 33 mila abitanti, prevalentemente agricoltori e pescatori. Anche i suoi famigliari - i genitori e due fratelli - sono stati prelevati dalla polizia e condotti nella questura di Trabzon per essere interrogati.
CACCIA ALL'UOMO - Dopo l’assassinio di don Santoro a Trebisonda, le autorità turche avevano avviato una vera e propria caccia all’uomo. Le indagini si sono concentrate su un sospetto, un giovane vestito di nero e con un berretto dello stesso colore, la cui immagine era stata «catturata» da una telecamera di sorveglianza. Gli inquirenti avevano diffuso un primo identikit del sospetto: un adolescente secondo alcuni, un adulto secondo altre fonti.
L'AGGUATO - Don Andrea, 61 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dentro la chiesa, alle 15.45 di domenica. L’omicida, secondo quanto riferito da un testimone, Loredana Palmieri, l’assistente di don Andrea, avrebbe urlato «Allah o Akbar» ("Dio è grande") prima di sparare: lo ha confermato il nunzio apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello secondo cui il sacerdote «era in ginocchio e di spalle, si apprestava a celebrare la funzione, quando gli hanno sparato». Don Andrea è stato «freddato» con due colpi:uno al cuore e uno al fegato» ha spiegato poi Monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico in Anatolia, dopo l’autopsia: «I colpi hanno provocato un’emorragia interna ed è morto immediatamente».
I FUNERALI - La salma di don Andrea è arrivata in tarda mattinata all’aeroporto di Ciampino a Roma, a bordo di un velivolo militare turco. Ad accompagnare la salma monsignor Luigi Padovese, l'assistente del sacerdote Loredana Palmieri e un giovane cristiano turco, entrambi, questi ultimi, testimoni dell’assassinio. I funerali si terranno, secondo fonti del Campidoglio, nella giornata di venerdì nella Basilica di San Giovanni. A presiedere le esequie sarà il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, che oggi ha accolto le spoglie di don Andrea a Ciampino e ha detto: «La sua è stata una testimonianza eroica».

Corriere.it del 08/02


V.V

 
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