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13_ Mar._2014: Iran. Femminismo, economia e sanzioni
Peyman Majidzadeh REPORTAGE marzo 12th, 2014 0 Comments 112 views
Traduzione di un articolo originale di Peyman Majidzadeh per Arseh Sevom.

La Festa della donna è passata ma molte donne iraniane rimangono in carcere per aver rivendicato i propri diritti. Ne “Il giorno in cui sono diventato femminista,” alcuni uomini hanno raccontato ad Arseh Sevom della loro esperienza. L’avvocato dei diritti umani Nassin Sotoudeh ha parlato ad Arseh Sevom dei suoi sogni, il suo lavoro, e della sua famiglia.

Kerry sul nucleare iraniano

L’ultimo round di colloqui sul nucleare iraniano si è tenuto a febbraio a Vienna. Il ministro degli Esteri degli Stati Uniti John Kerry ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno posto tre condizioni per la firma del documento finale:

Niente armi nucleari per l’Iran in futuro
Perseguire obiettivi pacifici da parte dell’Iran
La piena trasparenza da parte iraniana
Un think tank di Washington starebbe pressando il Senato degli Stati Uniti per aumentare i finanziamenti per l’AIEA per l’anno fiscale 2015, in modo da assicurare “ispezioni internazionali piene, al fine di mantenere la pressione sull’Iran.” Documenti ufficiali indicano che Washington ha fornito oltre il 40% del bilancio dell’agenzia nel 2014. Recentemente, il presidente Rouhani ha chiesto ai guardiani della rivoluzione islamica (IRGC) di farla finita con discorsi anti-Usa:

E’molto importante formulare i propri discorsi in modo che non siano intesi sempre come minacce.



Rouhani sa che, anche se alcuni analisti ritengono che i Pasdaran siano “cautamente aperti ” ad un accordo nucleare, il loro atteggiamento potrebbe ancora portare a gravi fraintendimenti. Reimpostato la posizione è necessaria , ma non sufficiente . Quello che manca all’Iran nei negoziati, secondo alcuni, è l’aiuto di esperti non governativi in materia di sanzioni, in grado di fornire indicazioni su come gestire i negoziati.

Ancora sanzioni?

Nel timore di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti, alcune organizzazioni tengono alta la pressione sull’Iran . Alcune banche hanno smesso di fornire servizi ai cittadini iraniani . La Bank of Hawaii, ad esempio, ha chiuso i conti appartenenti a cittadini iraniani a prescindere dal loro luogo di residenza .

Il Foreign and Commonwealth Office nel Regno Unito, ha recentemente avviato una consultazione in “sanzioni contrattuali”. L’obiettivo è:

aumentare la pressione sui regimi repressivi o paesi impegnati nella proliferazione della tecnologia nucleare e di estendere il campo di applicazione delle sanzioni tradizionali, per fornire disincentivi al settore privato al di fuori dell’UE di fare affari con i regimi mirati.

Aggirando le sanzioni alcuni gruppi hanno compiuto un vero sciacallaggio economico. Il caso di corruzione più noto è quello di Babak Zanjani, stimato attorno ai 9.000 miliardi toman (quasi 3 miliardi di dollari) .

L’Iran sta cercando di stabilire nuovi legami con la comunità internazionale. Il vice ministro degli Esteri Majid Takht- Ravanchi ha detto che l’Iran e il Regno Unito avevano ristabilito relazioni diplomatich. Il ministro di Industria, Miniere e Commercio Mohammad Reza Zadeh Nemat ha detto che l’Iran è pronto a condurre più affari con la Germania. Il cerchio delle nuove interazioni di business include anche gli Stati Uniti. Il colosso farmaceutico statunitense Merck Sharp & Dohme (MSD) ha firmato un contratto per la produzione su licenza di medicinali in Iran, che è un ottimo segnale, vista la penuria di medicinali in Iran.

A proposito di Ucraina

Uno degli eventi internazionali che attirano l’attenzione media iraniani è la crisi in Ucraina. Mentre i media di stato sostengono l’ex presidente Viktor Yanukovich , la stampa riformista e i cittadini sono felici per la sua estromissione. Alcuni iraniani vedono anche delle similarità tra l’Iran e l’Ucraina . Uno ha twittato:


Perché l’Ucraina è così importante per noi? Perché il contesto politico e la struttura civile sono simili a quelli dell’Iran. Il riferimento è alla liberazione di Yulia Tymoshenko (22 febbraio), leader della Rivoluzione arancione del 2004, mentre i leader del Movimento Verde iraniano restano agli arresti domiciliari . L’economia iraniana Abbiano già parlato della valutazione del Fondo Monetario Internazionale sulla situazione economica dell’Iran. Due giornali americani di spicco, New York Times e Wall Street Journal, hanno tratto conclusioni diverse dalla relazione, una positiva e l’altra negativa. Indipendentemente dalle conclusioni della stampa statunitense, la situazione economica dell’Iran non sembra promettente, almeno nel breve periodo. Alcuni media hanno riportato un aumento del 15 % del bilancio per la Fondazione Imam Khomeini nel prossimo anno. Questo potrebbe suggerire la crescita della povertà all’interno del paese, dato che la missione della fondazione è aiutare i poveri . Alcuni economisti criticano i piani economici di Rouhani, in particolare il piano di distribuzione di cibo. Djavad Salehi-Isfahani, professore di economia alla Virginia Tech, teme che l’attuazione di tali programmi favorisca il populismo come testimoniato sotto l’amministrazione di Mahmoud Ahmadinaejad. L’economista spera che il governo iraniano trasformerà questi piani in programmi anti-povertà più efficaci.

Abusi sessuali nelle scuole di calcio

Gli iraniani sono rimasti scioccati dalle notizie di abusi sessuali nelle loro scuole calcio. Masoud Shojaei, giocatore della Nazionale di calcio iraniana, ha rotto il silenzio su questa vicenda, parlando del tema sul popolare show televisivo “90″. Media e censura L’ultima volta che abbiamo riportato sulla nascita del giornale riformista Aseman. Purtroppo, il quotidiano non ha vissuto a lungo. Aseman è stato chiuso dalle autorità iraniane che ancora una volta hanno dimostrato la loro intolleranza per le voci di dissenso . La ragione ufficiale per la chiusura è un articolo che definiva “disumana” la pratica della qesas (cosiddetta legge del taglione). Un rapporto pubblicato da Iran- Emrooz fornisce una panoramica sui media dall’insediamento di Rouhani. Secondo il rapporto, altri quattro giornali sono stati chiusi prima di Aseman . Uniti per l’Iran, team di esperti e attivisti per la fine delle violazioni dei diritti umani e a sostegno del movimento per la democrazia in Iran, ha lanciato un Database dei prigionieri politici. Il database contiene informazioni su tutti i prigionieri politici iraniani e la loro situazione attuale, che può essere molto utile per i gruppi e le organizzazioni che cercano di aiutarli. La relazione serve anche a ricordare alle famiglie dei prigionieri politici che i loro cari non sono stati dimenticati. Dal rapporto emergono dati interessanti, come l’alta percentuale di prigionieri politici appartenenti a minoranze etniche . Sbloccare l’Iran, una campagna lanciata dalla Iran Human Rights Documentation Center, ha attirato l’attenzione dai personaggi famosi . Premio Oscar Susan Sarandon ha twittato:

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