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24 Agosto , Meeting, capo Armeni Cattolici non si fa fotografare
Meeting, capo Armeni Cattolici non si fa fotografare da Avvenire: "Troppo vicini al potere"
Attualità Rimini
12:24 - 24 Agosto 2013
"Da Avvenire non mi faccio fotografare: è un giornale cattolico ma è troppo vicino al potere": è la reazione che Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici nella Siria del Nord, ha avuto quando è stato avvicinato al Meeting di Cl da un fotografo accreditato dal giornale dei vescovi italiani. Quando l'esponente armeno cattolico, che parteciperà nel primo pomeriggio all'incontro finale del Meeting di Cl, è stato avvicinato da un fotografo che intendeva riprenderlo, gli ha guardato l'accredito e lo ha pregato di non fotografarlo.
L’armeno-cattolico Ayvazian al Meeting di Rimini: su al-Assad bugie. Guerra per interessi stranieri™
ago 24th, 2013 Qui Medio Oriente
di Giacomo Dolzani
Non usa mezzi termini Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici della Alta Mesopotamia, ossia la Siria settentrionale, parlando al meeting di Rimini, organizzato da Comunione e Liberazione.
Secondo Ayvazian , il 99% di quello che si dice su Assad non corrisponde alla verità, suo dire infatti la destabilizzazione della Siria è dovuta all’azione occulta di potenze straniere, principalmente Usa, Francia ed Inghilterra, che finanziano la guerra, fornendo armi all’esercito dei ribelli.
Il sostegno della guida spirituale al presidente siriano è totale, durante il suo intervento afferma infatti che “fino a due anni fa la Siria era un Paese libero, in cui i diritti della minoranza cristiana erano garantiti, avallando cosi le politiche di Assad nel periodo precedente la guerra civile; rivolgendosi a quelli che secondo lui sono i responsabili del conflitto aggiunge: cè chi dà loro il diritto di intromettersi nei nostri affari e di decidere del nostro destino? .
Nel corso del conflitto i miliziani islamisti hanno infatti preso il controllo di gran parte del paese, in molti casi perseguitando la popolazione non musulmana e costringendo gli appartenenti alle varie minoranze religiose ad abbandonare le loro case, cercando di instaurare un regime in cui vige la legge islamica, in opposizione alla laicità del governo di al-Assad.
Nel suo discorso Ayvazian poi rincara la dose: Vi siete mai chiesti se sia possibile che per una sola persona si faccia una guerra che ha distrutto la struttura di un paese intero, uccidendo centomila persone? Vuol dire che Assad con un pretesto  portando anche l’esempio di uno stato come l’Arabia Saudita, in cui i dritti di donne e non musulmani sono calpestati in nome della religione, cosa che nella Siria di al-Assad, definita da lui è civilissima, al contrario non accadeva.
Alla fine del suo intervento il leader armeno senza giri di parole la sua interpretazione del conflitto: secondo Ayvazian la Siria di oggi è l’obbiettivo dell’occidente perché storicamente amica della Russia, non indebitata con nessuno e era un livello di tolleranza religiosa eccezionale.

v.v

 
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