Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

Parigi, 23-01-2012 ore 23.00 Definitivo via libera del Parlamento francese alla proposta di legge che punisce il negazionismo
Parigi, 23-01-2012 ore 23.00 Definitivo via libera del Parlamento francese alla proposta di legge che punisce il negazionismo del genocidio degli armeni del 1915-1917. Dopo l'ok dell'Assemblea Nazionale, lo scorso 22 dicembre, il Senato ha adottato oggi il controverso progetto di legge, che scatena le ire della Turchia. La legge punisce con un anno di carcere e 45 mila euro di ammenda chi nega uno dei due genocidi riconosciuti dalla legge francese (quello ebraico e, dal 2001, l'armeno). Genocidio pianificato o conflitto bellico, legge per punire chi nega la sistematicita' dei massacri o commissione di storici per ricostruirne le cause.Per affrontare la questione, nel 2005 la Turchia aveva proposto che una commissione internazionale di storici stabilisse quello che e' realmente successo nel 1915. La proposta fu pero' respinta dal presidente armeno Robert Kocharyan.L'ira di Ankara E' una norma degna dell'Inquisizione spagnola, contraria ai valori europei, elettoralistica, velleitaria e scatenera' "sanzioni" fin quando non verra' ritirata: gia' quando la legge sulla punibilita' della negazione del genocidio armeno non era ancora stata votata dal Senato francese, la reazione dell'orgoglio nazionale turco era stata tutta delineata soprattutto dal ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu.Del resto il furente atteggiamento di Ankara era chiaro gia' da dicembre, quando il 22, l'Assemblea nazionale francese aveva approvato la norma che commina carcere e multa a chi nega che i massacri di armeni compiuti dall'agnonizzante impero ottomano durante la Prima guerra mondiale siano un "genocidio": una parola che lo Stato erede della Sublime Porta considera un'offesa per la Turchia moderna e una tesi storiografica che non deve essere sposata dai codici penali.Con il varo della legge a Parigi "inizia una nuova era dell' inquisizione" e "una vergogna per la Francia", ha sostenuto Davutoglu preconizzando libri al rogo e "una grande minaccia" per "i valori europei" quali la liberta' di opinione anche su fatti storici controversi.Una legge che Recep Tayyip Erdogan e' tornato a bollare come elettoralistica: "un investimento" per le presidenziali di maggio fatto da Nicolas Sarkozy, ha detto il premier turco riferendosi implicitamente ai voti dei 600 mila armeni di Francia che servono al presidente francese, il quale peraltro pone veti ad un ingresso della Turchia nell'Ue.Un vice del premier turco, Bulent Arinc, ha sottolineato l'inattuabilita' della legge che dovrebbe portare in carcere un decimo della comunita' turca in Francia: tanti, 40 mila, erano i manifestanti che sabato scorso hanno manifestato contro la legge negando di fatto il genocidio. Dopo il congelamento della cooperazione politica e militare fra i due pilastri della Nato prodotto dall'approvazione del testo alla Camera, Davutoglu oggi ha avvertito: "non dovete sperare che la Turchia rimara' in silenzio. Ci saranno le nuove sanzioni" e alcune "saranno applicate finche' questa legge sara' in vigore".Intanto il vicepremier Arinc ha parlato di reazione attraverso "canali legali, politici e diplomatici" lasciando intendere ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'Uomo e la gia' ventilata riduzione della rappresentanza diplomatica a Parigi (il ritiro dell'ambasciatore turco e' stato temporaneo).Dato che la Turchia e' membro del Wto e di un accordo doganale con l'Ue, si escludono sanzioni economiche ma non ritorsioni in fatto di appalti pubblici (ad esempio nucleari) o progetti energetici (ostacoli alla partecipazione francese al gasdotto Nabucco).Intanto, mentre ancora si fanno i calcoli dell
'impatto dei boicottaggi spontanei dei prodotti francesi da parte dei 74 milioni di consumatori turchi, l'emittente pubblica turca Trt ha prospettato una sospensione della sua forte quota nella tv europea di notizi

G.C

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.