Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

TITOLI dei due libri La via per Isfahan - Armenia - Gilbert Sinoué
Gilbert Sinoué
Titolo: La via per Isfahan
ISBN 88-7305-822-1Pagine 448Euro 17,00
Abu Obeid el-Jozjani: così si chiamava il discepolo prediletto di Abu Alì ibn Sina, il grande Avicenna, il principe dei medici e dei filosofi, la cui saggezza e il cui sapere abbagliarono, agli inizi del secondo millennio, califfi e visir, principi e mendicanti, capi militari e poeti, suscitando ammirazione e stupore tra le genti d'Occidente.
Jozjani visse a fianco di Avicenna per venticinque anni, seguendo fedelmente il maestro nel suo peregrinare da Samarcanda a Chiraz, dalla magnificenza dei palazzi all'umiltà dei borghi, e annotando puntualmente, come in una specie di diario di bordo, quanto accadeva.
Basato sul manoscritto autentico di Jozjani, La via per Isfahan non è soltanto l'avvincente racconto della vita e delle gesta di uno dei sommi sapienti dell'Islam, al tempo in cui l'Islam era una grande e tollerante civiltà. È, innanzi tutto, uno straordinario romanzo d'avventura che, attraverso gli occhi di Jozjani, ci riconduce sulle strade della Persia che abbiamo sempre sognato: tra le distese desertiche e salate dove, in mezzo a oasi lussureggianti, sorgono città di una bellezza incomparabile, e le carovane scaricano gemme e spezie del paese giallo, armature di Siria, avori di Bisanzio; nei bazar, dove le narici si gonfiano di profumi rari e aromi preziosi, e pellicce, ambra, miele e schiave bianche seducono i viandanti; nei deserti pietrosi, sotto i cieli stellati; nell'intimità dei serragli; negli harem traboccanti di voluttà…

Gilbert Sinoué
Titolo: Armenia

ISBN 978-88-545-0397-7Pagine 320Euro 17,00

Il romanzo di un popolo. Anzi, la tragica epopea di un popolo: ecco che cosa è Armenia, la nuova opera di Gilbert Sinoué. Con un ritmo narrativo che toglie il respiro, l'autore del Libro di zaffiro e del Ragazzo di Bruges racconta in maniera romanzesca le terribili prove sostenute dal popolo armeno nel corso della storia. Innanzitutto la «pulizia etnica» e i massacri del 1894-1896 perpetrati dal Sultano Abdul Hamid II, contro i quali l'Europa protestò ma senza muovere un dito; infine, ed è propriamente il soggetto di questo libro, il genocidio della primavera del 1915 organizzato dal triumvirato che guidava allora l'Impero Ottomano: Enver Pasha (ministro della Guerra), Djemal Pasha (ministro della Marina), Talat Pasha (ministro dell'Interno). Il romanzo poggia su dei fatti storici inoppugnabili e dei personaggi realmente esistiti in mezzo ai quali agisce e si muove la famiglia Tomassian: Ashod, che vive in Armenia con suo padre e i suoi bambini, sua figlia Shoushan e il figlio Aram, appena adolescente, zio Hovanes, fratello di Ashod, deputato al parlamento turco. Poco a poco i decreti riducono i diritti degli Armeni, e l'inquietudine fa posto alla paura nella famiglia Tomassian quando la notte tra il 24 e il 25 aprile 1915 centinaia di personalità armene sono tratte in arresto. Quando la paura cede poi il posto al terrore, il romanzo - e la Storia così come è realmente accaduta - ha una svolta drammatica: deportazioni massicce nel deserto della Siria, esecuzioni in massa durante il trasferimento e atti di barbarie selvaggia. Su 20.000 abitanti a Erzurum soltanto 22 sopravvivono per testimoniare di una carneficina che causa un milione e mezzo di morti. Il governo liberale turco che succede al triumvirato in fuga verso la Germania decide nel 1918 di creare una commissione d'inchiesta che stabilisce con chiarezza le colpe, basandole su prove irrefutabili. I principali responsabili vengono condannati in contumacia. Tuttavia, i governi turchi successivi negheranno incredibilmente i massacri. Tuttora, paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Danimarca, non riconoscono il genocidio. Attraverso questa commovente storia di una famiglia durante i fatti del 1915, Sinoué restituisceverità alla Storia.

A.M.

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.