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Momenti toccanti con la Arslan
Rosolina. Una serata speciale venerdì scorso con la scrittrice padovana A prendere posto al tavolo centrale allestito presso la sala polivalente della scuola primaria .C. Gronchi. di Rosolina erano in quattro: la scrittrice padovana Antonia Arslan (protagonista della serata), il poeta Simone Martinello, il prof. Giuseppe De Santis e consorte.
La serata è cominciata con la lettura di un brano dal prologo del romanzo .La strada di Smirne., che l.autrice doveva presentare a Rosolina dopo la Pasqua del 2009: ma l.incontro non si tenne perché entrò in coma a causa di una grave infezione renale.
Quindi il prof. De Santis ha fatto una presentazione



del primo libro della Arslan, .La masseria delle allodole.: dove si narra il massacro della famiglia della scrittrice da parte dei turchi. Divenuto ormai un classico tanto da poter essere letto in tutte le scuole, ha avuto, tra l.altro, la traduzione in ben 15 lingue e la trasposizione nell.omonimo film
diretto dai fratelli Taviani.
Poi finalmente ha preso la parola la scrittrice per parlare del suo ultimo libro .Ishatar 2. Cronache di un risveglio., momento più significativo e più toccante di tutta la serata. Spiegando il titolo ha precisato che .Ishtar.
significa, nel linguaggio medico, la Terapia intensiva, ma può richiamare anche, con l.aggiunta della lettera H, una dea assira, conosciuta in altre religione come Iside o altro.
Ha raccontato, con garbo e delicatezza, il suo risveglio dal coma e tutto quanto accadeva intorno a lei sul lettino della rianimazione, le cure premurose dei medici e infermieri, i suoi pensieri più intimi e poi ha illustrato il suo libro. Molti i richiami alle vicende drammatiche del dopo guerra, sia per quanto riguarda gli Armeni sia in riferimento alla sua famiglia fuggita in Italia.
Leggendo qualche pagina dal suo libro ha fatto vibrare una nota di profonda religiosità quando ha paragonato il suo risveglio dal coma con il canto 33 del Paradiso di Dante, dove si parla di Maria come della Creatura che intercede presso Dio prima ancora che le si chieda la grazia. La scrittrice afferma: .Lei c.era da qualche parte a scacciare le tenebre.. E ora che è ritornata tra i vivi si rende conto che Maria è intervenuta in suo favore. (R. Pietropoli)

Nella foto: Antonia Arslan.
Insomma questo è un libro che parla sì di sofferenza, ma è anche carico di speranza, incoraggia a vedere in positivo, apre una finestra sull.aldilà e su sconfinati orizzonti di una felicità senza fine.
Al pubblico presente è stato distribuito un fascicolo curato da Simone Martinello (organizzatore della serata) che ripercorre sinteticamente la vita e l.opera della scrittrice padovana e dove viene proposto il racconto .Zia Henriette., pubblicato per la prima volta sulla rivista .Quadernetto. nel 2001 e che confluì nel 2004 nell.ormai best-seller .La masseria delle allodole..
Alla fine la scrittrice ha firmato molte copie del suo libro ai presenti. (R.
Pietropoli)

dal numero 7 del 20 febbraio 2011

G.C

 
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