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Omaggio a José María Arguedas
Comunicato Stampa: Omaggio a José María Arguedas
L’Associazione Culturale Nuovi Orizzonti Latini in collaborazione con i Musei Capitolini del Comune di Roma, ha il piacere di invitare la S.V. all’Omaggio per il nostro amato scrittore nel Primo Centenario della nascita (18 gennaio 2011).

Vi aspettiamo domenica 18 gennaio alle 17:00 presso la Sala Pietro da Cortona.

Interverranno alla manifestazione il prof. Antonio Melis, il Prof. Riccardo Badini, la Dott.ssa Liliana Ocmin, la Dott.ssa Sonia Castillo e si terrà un Concerto di chitarra a cura del maestro Shin Sasakubo.

L’Omaggio al Maestro Arguedas al momento conta sul Patrocinio di: Ministero dei Beni Culturali, Museo Luigi Pigorini, dell'Università "La Sapienza" di Roma, della Facoltà di Lettere dell’Università di Siena, della Facoltà di lingue e letterature Straniere dell’università di Cagliari, della Facoltà di Lettere dell’Universidad Nacional Mayor de San Marcos (Perù); ovviamente siamo in attesa delle risposte di altre Istituzioni pubbliche e private.

Presentazione dell’evento e prima parte dell’Omaggio a José María Arguedas

16 gennaio alle 17:00 presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini

José María Arguedas



José María Arguedas è nato a Andahuaylas (Perù) il 18 gennaio 1911, nel cuore della zona andina più povera e dimenticata dal Paese.

Scrittore e antropologo peruviano. Il suo lavoro come romanziere, come traduttore e diffusore della letteratura quechua, e come antropologo ed etnologo, hanno fatto di lui una delle figure chiavi tra coloro che hanno cercato, nel secolo XX, di incorporare la cultura indigena alla grande corrente della letteratura peruviana scritta in spagnolo. Arguedas sin da bambino è entrato in contatto con gli ambienti e personaggi che che poi sarebbero diventati fondamentali nelle sue opere. La morte di sua madre e le frequenti assenze di suo padre avvocato, lo obbligarono a cercare rifugio tra i servitori e i contadini indigeni della zona, la cui lingua, credo e valori acquisì come propri. Come studente universitario a San Marcos, iniziò il suo difficile compito di adattarsi alla vita di Lima senza rinunciare alla sua tradizione indigena, vivendo in prima persona l'esperienza di ogni trapiantato andino costretto ad assimilare un altro ritmo di vita.

La questione fondamentale che propongono le loro opere, è quella di un paese diviso tra due culture - quella andina di origine quechua e quella urbana di radici europee - che devono integrarsi in una relazione armonica di carattere meticcio.

Nei primi tre racconti della prima edizione di Acqua (1935), nella sua prima novela Yawar Fiesta (1941) e nella raccolta di Diamantes y Pedernales (1954), si apprezza lo sforzo dell'autore per offrire una versione più autentica possibile della vita andina da una prospettiva interiorizzata e senza i convenzionalismi della anteriore letteratura indigena. In quelle opere Arguedas rivendica la validità del essere indigeno, senza cadere in un razzismo alla rovescia. L'opera matura di Arguedas comprende almeno tre romanzi: I fiumi profondi (1956), Tutte le stirpi (1964) e La volpe di sopra e la volpe di sotto (1971); l'ultima è il romanzo-diario troncato dalla sua morte.

In "Tutte le stirpi", presentando le principali forze che lottano tra di sé per sopravvivere o imporsi, raccoglie, in un racconto sulla distruzione dell'universo, le prime avvisaglie della costruzione di una nuova identità meticcia. Altri racconti come Il sesto (1961), L'agonia di Rasu Ñiti (1962) e Amore mondo (1967) completano questa visione.

Il processo di adattamento alla vita di Lima non fu mai completato da Arguedas. I traumi verificatisi nella infanzia lo debilitarono psichicamente rendendo ardua la lotta che si era proposto, non solo sul piano culturale ma anche su quello politico. Questi aspetti insieme all'acuta crisi nazionale che il paese cominciò a soffrire a partire del 1968 lo spinsero al suicidio. Muore dopo lenta agonia il 2 dicembre 1969, evento che ha contribuito a convertirlo in una figura mitica per molti intellettuali e per movimenti impegnati nello stesso compito politico.

Intervengono:

Prof. Antonio Melis

Nato a Vignola (Modena) nel 1942, si è laureato nel 1965 presso l'Università di Padova con una tesi sull'influenza di Walt Whitman nella poesia di Neruda. Ha insegnato presso le Università di Firenze e Messina e dal 1976 insegna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena. Dal 1980 è professore ordinario di Lingue e Letterature Ispanoamericane. Insieme ai proff. Luciano Giannelli e Massimo Squillacciotti tiene l'insegnamento di Civiltà indigene d'America. Ha pubblicato saggi monografici su Pablo Neruda, Federico García Lorca ed Ernesto Che Guevara. Tra i suoi lavori figurano numerosi saggi, in prevalenza dedicati all'area andina. Ha tradotto e introdotto, tra l'altro, opere di José Martí, José Carlos Mariátegui, Ernesto Cardenal, José María Arguedas, Federico García Lorca.Ha partecipato a convegni e tenuto corsi universitari in numerosi paesi europei, negli Stati Uniti, e in vari paesi latinoamericani. Ha fatto parte delle giurie di numerosi premi letterari, tra i quali il Premio Casa de las Américas e il Premio Juan Rulfo. Nel 1986 è stato nominato professore onorario dell'Università di Nacional Mayor San Marcos di Lima.


Dott.ssa Liliana Ocmin

Liliana Ocmin è nata a Puno (Perù) 38 anni fa, attualmente è la nuova coordinatrice nazionale delle Donne della Cisl. E’ la prima volta in Italia che una donna immigrata viene eletta alla guida di un organismo sindacale nazionale. Nata in Perù 35 anni fa, Liliana Ocmin è in Italia dal 1993. Laureata in giurisprudenza e sposata con un italiano, dal 1996 ha svolto attività di dirigente nazionale presso l’Anolf nazionale e ha collaborato presso il dipartimento Politiche migratorie della Cisl, è stata responsabile nazionale dei coordinamenti delle donne immigrate e degli studenti stranieri dell’Anolf.

Prof. Riccardo Badini

Riccardo Badini è ricercatore di Lingue e Letterature Ispanoamericane presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Cagliari. Si occupa di culture autoctone d'America e modernità.
Numerose sono le sue pubblicazioni, tra cui: Canone occidentale e categorie di pensiero indigene nella letteratura andina (2003), La traduzione nel contatto con le culture indigene americane (2006), Muyu Pacha/Tempo circolare (2008), Arte y vocabulario de la lengua lule e Tonocoté (2008), e la raccolta e cura della produzione inedita dello scrittore punegno Gamaliel Churata.

Shin Sasakubo

Chitarrista e compositore. Nasce a Tokyo nel 1983.

Si specializza in musica andina peruviana e musica classica contemporanea. Ha realizzato numerose presentazioni e master class in Perù, Argentina, Bolivia, Cile, Grecia, Bulgaria e Giappone.



Ha partecipato a conferenze sulla musica andina in università giapponesi e in festival internazionali.

Tra i suoi premi ricordiamo il primo premio al “Festival Cosquín” in Giappone; il terzo premio nel “Concorso di Chitarra Junior” di Tokyo; il primo premio nel “Concorso di Chitarra del Giappone” di Osaka; il primo premio nel “Concorso di Chitarra Saitama”; il secondo premio nel “Concorso AM LAM di Musica Latinoamericana” di Tokyo; e il terzo premio nel “Concorso di J.S.Bach” in Giappone.

Dal 2004 al 2007 si trasferisce in Perù dove si dedicherà ad approfondire lo studio di musica andina e alla comprensione della visione del mondo andino, in comunione con la sua gente.

Negli anni successivi, Sasakubo registra raccolte, ricreazioni e creazioni proprie. Si impegna fortemente nella diffusione della musica peruviana e dei suoi compositori.

Nel suo repertorio di musica classica contemporanea di solito include opere proprie così come di altri compositori. Nel 2010, Yuji Takahashi (“Rastros”), Carlo Domeniconi (“Tombeau”), ed Elder Olave (“Nina”), offrono le loro opere a Shin Sasakubo che le rappresenta a livello mondiale.

Shin Sasakubo è stato allievo del Maestro Raúl García Zárate "L’Anima dela chitarra peruviana", Patrimonio Cultural Vivo del Perú.

Vedi Shin: Sasakubo http://www.youtube.com/watch?v=NLetwPIabq4

Ringraziamo vivamente i Musei Capitolini per avere aderito a questo sentito Omaggio.

Ringraziamo i nostri sponsor: Alberico Albarella Sas, Agriturismo Il Capannacio, Kipus Films, Rist. BAIRES e Rist. La Fortaleza del Inca.

Info: 3920989238 www.nuoviorizzontilatini.it

Ingresso Gratuito!

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