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IMMIGRATI CLANDESTINI E IRREGOLARI

Chi sono-Che cosa fa il Ministero dell'Interno

Chi sono
Sono clandestini gli stranieri entrati in Italia senza regolare visto di ingresso.
Sono irregolari gli stranieri che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul territorio nazionale (es.: permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato), di cui erano però in possesso all’ingresso in Italia.
Secondo la normativa vigente tali immigrati devono essere respinti alla frontiera o espulsi.

Che cosa fa il Ministero dell’Interno
Gli stranieri che non possono essere espulsi immediatamente perché:
- occorre prestare loro soccorso,
- occorre compiere accertamenti sulla loro identità o nazionalità,
- occorre preparare i documenti per il viaggio,
- non è disponibile un mezzo di trasporto idoneo,
devono essere trattenuti, previo provvedimento del questore convalidato dal magistrato, presso appositi centri di permanenza temporanea ed assistenza (art.14 del Testo Unico n. 286/98) per il tempo strettamente necessario per la loro identificazione e espulsione.
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Il Ministro dell’Interno adotta i provvedimenti che occorrono per l’esecuzione dell’espulsione (anche mediante convenzioni con altre amministrazioni dello Stato, con gli enti locali, con i proprietari o concessionari di aree, strutture e altre installazioni), e per la realizzazione di interventi assistenziali. Promuove inoltre le intese occorrenti per gli interventi di competenza di altri Ministri.

I centri di permanenza individuati sono stati scelti tra le strutture e/o aree esistenti idonee a consentire la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della dignità dello straniero oltre all’attuazione di misure di sicurezza e sorveglianza.

Interventi assistenziali
La legge 29 dicembre 1995, n. 563, emanata per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina in Puglia, e il successivo Regolamento di attuazione n. 233/1996 hanno previsto la possibilità di attuare interventi assistenziali - anche attraverso l’attivazione di centri di temporaneo soccorso - su tutto il territorio nazionale in favore di stranieri clandestini, limitatamente al tempo strettamente necessario per la loro identificazione e espulsione o per la loro eventuale regolarizzazione se richiedenti asilo.

Tale norma ha, in effetti, permesso a molte Prefetture di attivare operazioni di accoglienza e di gestire, con la collaborazione dei Comuni o di associazioni e organizzazioni di volontariato, situazioni di emergenza nei casi in cui il numero dei clandestini lo abbia reso necessario.

La Direzione Generale dei Servizi Civili interviene anche in materia di assistenza sanitaria a favore degli stranieri indigenti e degli stranieri clandestini e irregolari rimborsando alle regioni, per il tramite delle prefetture, le spese anticipate per le prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali, in quanto indispensabili per evitare un danno alla persona ovvero per il recupero dello stato di salute.

clandestinos.it

 
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