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Tra le Altre cose Erdogan dice: . Questi non sono la mia gente. .... abbiamo tollerato gli altri 100.000.
Turchia: Minaccia Espulsione 100 Mila Armeni, Erdogan Criticato

http://it.notizie.yahoo.com/19/20100318/twl-turchia-minaccia-espulsione-100-mila-b689c2c.html

Gio 18 Mar - 16.14

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(ASCA-AFP) - Ankara, 18 mar - Pioggia di critiche per il Primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan a causa delle dichiarazioni rilasciate alla BBC riguardo all'eventualita' di espellere gli armeni irregolari dalla Turchia. Erdogan, che con queste parole ha scioccato sia il proprio Paese che la comunita' internazionale, ha ventilato tale ipotesi sostenendo che l'espulsione dei 100 mila armeni irregolari avra' luogo se i parlamenti del mondo continueranno a votare risoluzioni sul ''genocidio'' degli armeni da parte dei turchi al tempo della prima guerra mondiale. Le risoluzioni votate in queste ultime settimane dagli Stati Uniti e dalla Svezia hanno danneggiato i ''sentimenti sinceri'' che ci legano agli armeni clandestini in Turchia, ha spiegato. ''Ci sono 170.000 armeni nel mio paese. Di questi, 70.000 sono cittadini turchi, ma abbiamo tollerato gli altri 100.000. Se fosse necessario, potrei essere costretto a dir loro di tornare a casa. Questi non sono la mia gente. Non sono obbligato a tenerli qui '', ha detto. Il Primo ministro, noto per le sue dichiarazioni forti, sta tentando di ''ricattare'' i Paesi stranieri convincendoli a non usare la parola ''genocidio'', ha detto l'esperto Can Dundar al quotidiano Milliyet. ''Questo tipo di dichiarazioni politiche non contribuiscono a migliorare le relazioni tra i nostri Stati'', aveva detto il Premier armeno Tigran Sarkissian. Dopo l'adozione da parte del Parlamento svedese di una mozione che riconosce come genocidio il massacro degli armeni avvenuto all'inizio del secolo scorso da parte dell'impero ottomano, la Turchia ha convocato l'ambasciatore della Svezia ad Ankara, Christer Asp, per protestare. Il massacro degli armeni avvenne alla fine dell'impero ottomano (1915-17). In centinaia di migliaia furono uccisi ed altri furono deportati dall'est Anatolia e molti di questi morirono di stenti. Secondo gli armeni ad essere morte sono state 1,5 milioni di persone, mentre la Turchia, che respinge fortemente la definizione di genocidio, conta in tutto circa 50 mila vittime, tra le quali molti suoi cittadini. Per ristabilire le relazioni diplomatiche e riaprire le frontiere, Erevan ed Ankara ad ottobre dello scorso anno si sono impegnate nella sottoscrizione di un accordo, che tra le altre cose, prevede l'istituzione di un organismo indipendente di storici che si occupino di studiare gli eventi del massacro. Ma il processo e' gia' in fase di stallo, con Ankara che accusa Yerevan di cercare di modificare i termini dell'accordo e l'Armenia che si difende dicendo che la Turchia non si e' impegnata a ratificare l'accordo.

18 Marzo asca

 
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