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050612 - Armenia, regno di fede e «pietre urlanti»
Dal giornale di Como
Con le «Pietre urlanti d'Armenia» l'associazione Iubilantes conferma l'impegno per la riscoperta del patrimonio culturale armeno e l'assessorato alla Cultura del Comune di Como offre la sua collaborazione per la divulgazione di una realtà ancora poco conosciuta. L'esposizione fotografica, dal 15 luglio a Como nella ex chiesa di San Pietro in Atrio, condurrà il visitatore in un viaggio
affascinante attraverso i paesaggi e le architetture dell'Armenia e darà uno sguardo al lavoro svolto da esperti italiani nella tutela di monumenti Patrimonio dell'Umanità. «Da anni - sottolinea Ambra Garancini, presidente di Iubilantes - favoriamo i contatti per la conoscenza del patrimonio culturale cristiano legato al Mediterraneo e alle tradizioni del pellegrinaggio».
L'Armenia rappresenta una via di contatto tra l'Oriente il Mediterraneo e una punta estrema del Cristianesimo, già religione di Stato nel 301 ancora prima dell'editto di Costantino. Ma c'è di più. Si parla di una terra, poco nota agli europei, che il poeta Osip Mandel'stam definì con insuperato lirismo il «regno delle pietre urlanti». Date le frequenti invasioni e devastazioni che hanno preceduto il riconoscimento della Repubblica, gli Armeni intracciano nell'architettura religiosa i fondamenti della loro identità di popolo. «L'Armenia - osserva Gaianè Casnati del Centro studi e documentazione di
Cultura Armena che ha ideato la mostra - è zona molto sismica con un clima caratterizzato da grandi sbalzi termici e i monumenti privi di manutenzione si
degradano in modo evidente. L'architettura sacra è stata l'unica ad aver ricevuto una cura continua nei secoli da parte dei suoi fruitori».
L'esposizione inizia con i pannelli sulla Repubblica Armena e i suoi monumenti medioevali immersi nel paesaggio. Prosegue entrando nel merito delle architetture, del periodo di costruzione, delle tecniche e dei problemi di conservazione. E completa il tutto con immagini di chiese, monasteri, gravit,
fortezze e khatchkar, le tipiche croci in pietra armene. Significativa è la descrizione del lavoro degli esperti italiani del Csdca e dell'Università Ca'
Foscari di Venezia con organizzazioni internazionali per i progetti di solidarietà sociale oltre che di promozione culturale. Un fiore all'occhiello è
stato il restauro della chiesa di Marmashen, inaugurata con il patrocinio dell'ambasciata italiana e riconsacrata al culto da Karekin II. A lato della
mostra seguirà una serie di incontri sull'architettura armena. Per l'inaugurazione a San Pietro In Atrio, il 15 luglio alle 18, ci sarà come
ospite d'onore, Gevorg Petrossian, consigliere d'Ambasciata di Armenia, e Agopic Manoukian, presidente del Csdca, che parlerà di «Frammenti di storia e cultura di un popolo». Sabato 16, alle 17, Maria Cristina Alberghini del Csdca terrà una visita guidata e si intratterrà sull'architettura patrimonio
dell'umanità. Francesca Villa della Ca' Foscari e padre Krikoris Serenian della Congregazione Armena Mechitarista di San Lazzaro interverranno, il 22 luglio alle 21, su «Lo spirito e le tecniche dell'architettura armena». Stefania Briccola

Ue: Veneto - Partito Nordest, No a Turchia In Europa
Di (Stg/Col/Adnkronos)

Venezia, 4 lug. (Adnkronos) - I consiglieri regionali veneti di Progetto
Nordest, Mariangelo Foggiato e Diego Cancian, hanno presentato una mozione in
Consiglio regionale che "invita l'assemblea legislativa del Veneto a esprimere
parere contrario all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea". Tra i motivi
della contrarieta' all'ingresso del paese islamico nella Ue i due esponenti del
Pne citano il "mancato riconoscimento da parte del governo di Ankara delle
responsabilita' nel genocidio degli armeni, con il quale fra il 1915 e il 1922,
furono massacrati circa due milioni di armeni".

V.V

 
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