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11 05 2009 - 15 maggio all'auditorium di piazza Libertà a Bergamo il Teatro del Buratto presenta "Deserto Nero".
Deserto Nero a Bergamo (14 e 15 maggio)
All'interno di Soirèe Matinèe a cura di Associazione Arts - Fondazione Bernareggi - Gioventù Musicale - Suonintorno - CSC Danza Con il sostegno e la collaborazione di Rete Auditorium La sera del 14 maggio e la mattina del 15 maggio all'auditorium di piazza Libertà a Bergamo il Teatro del Buratto presenta "Deserto Nero".
«Ragazzo mio, qual è la causa ancora oggi di tutto questo dolore? Non è aver perso delle persone care, o la nostra terra... È la consapevolezza di poter essere odiati così tanto. Che razza di umanità è che ci odia fino a questo punto e con che coraggio insiste nel negare il suo odio, finendo così per farci ancora più male?» (Charles Aznavour, nella parte del regista Edward Saroyan nel film .Ararat. di Atom Egoyan). Tra l.aprile del 1915 e il settembre del 1916 centinaia di migliaia di Armeni furono uccisi nel primo genocidio del .900.
Oltre al fatto storico, quello che più colpisce è la lunga battaglia della memoria che gli Armeni tutt.oggi conducono, per il riconoscimento del genocidio, per non dimenticare, per non essere soffocati dal senso di impotenza generato dal non veder riconoscere una realtà vissuta sulla pelle.
Il Teatro del Buratto, nato nel 1975, è qualificato come Teatro Stabile di Innovazione per l.infanzia e i giovani e riconosciuto e sostenuto dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, da Regione Lombardia, dalla Provincia e dal
Comune di Milano, in un rapporto istituzionale di reciproca collaborazione.
La nuova produzione del Teatro del Buratto, .Deserto Nero., è ispirata al libro vincitore di numerosi premi .La masseria delle allodole. (Rizzoli 2004) della scrittrice armena Antonia Arslan (che ha supervisionato anche la scrittura scenica dello spettacolo).
Tre figure femminili camminano nel deserto. La strage dei maschi è stata compiuta, mariti, figli, fratelli sono stati trucidati. E loro camminano nel nulla verso il nulla. È un tempo sospeso, dopo la morte, prima della morte. Con
qualche speranza? Con quale meta? I Curdi nella notte scendono dalle montagne, hanno via libera, possono fare quello che vogliono a questa processione di donne. Eppure loro continuano a camminare, non si lasciano morire. Resistono.
Con dignità.
Lo spettacolo rientra in un progetto più ampio di ricerca teatrale che affronta figure femminili, attraverso testi letterari scritti da donne, riadattati dalle attrici e ideatrici del progetto (Renata Coluccini e Jolanda Cappi), ma con un confronto, attraverso la regia, con lo sguardo maschile: così nel 2008 .Le serve di Virginia. tratto da un testo di Alicia Giménez Bartlett con la regia di Gabriele Calindri e ora .Deserto nero., tratto dal testo della Arslan, con la regia di Renato Sarti.
Lo spettacolo, inserito nell.abbonamento della Provincia .Invito a Teatro., vede in scena Renata Coluccini, Jolanda Cappi e un bambino (in alternanza Jacopo Storti e Giacomo Toccaceli). Le musiche originali sono di Carlo Boccadoro.
Età consigliata: dai 14 anni

Lunedi 11 Maggio 2009

V.V

 
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