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Comunita Armena Apostolica di Roma ringrazia all'On.ma Dott.ssa Zampa,
innanzitutto La vorrei ringraziare per il suo intevento al Parlamento oggi, alla vigilia del 24 aprile quando armeni nel mondo si apprestano a commemorare le vittime innocenti del genocidio.

Apprezzo soprattutto il suo coraggio nel nominare senza esitazione o parole camuffate i massacri con il loro vero nome, "genocidio", avendo quei tragici eventi tutte le brutalità che comporta la definizione della parola stessa stabilita nel 1948.

Spero inoltre che in un prossimo futuro anche il Governo Italiano possa riconoscere come tale questa realtà storica come tanti altri paesi dell'Europa e del mondo hanno fatto.

Cordiali saluti



Presidente

Consiglio della Chiesa Armena Apostolica di Roma*

*Vorrei qui ricordare che da alcuni anni, la Chiesa Armena Apostolica , presente a Milano dal 1954, ha un suo rappresentante anche a Roma nella Consulta delle Religioni.

Solo poche settimane fà per concessione di S.S. Benedetto XVI° in accordo con S.S. Karekin II il Catolicos di tutti gli armeni (ARMENIA), sono iniziate le messe della Chiesa Armena Apostolica nella Chiesa di S.Biagio a Via Giuli 64.

Domani, 24 aprile, alle ore 11:00 sarà celebrata per la prima volta a S. Biagio la messa commemorativa per le vittime del genocidio. La sua presenza sarà gradita.
Parlamento

94° anniversario stata ricordata in Camera dei Deputati con l'intervento dell'On. Sandra Zampa 23 APRILE 2009 SANDRA ZAMPA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prendo la parola a nome dell'Intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Armenia che si è costituito nelle scorse settimane, riprendendo peraltro un'iniziativa già avviata nella scorsa legislatura. Prendo la parola per ricordare che novantaquattro anni fa, nella notte del 24 aprile 1915, con l'arresto a Istanbul di duecento leader della comunità armena iniziò la persecuzione verso quel popolo, che poi si trasformò in genocidio degli armeni. Tra il 1915 e il 1917 una gran parte dei 2 milioni di armeni che vivevano nell'attuale Turchia fu deportata in massa in un'opera di trasferimento della popolazione decisa dal movimento dei Giovani turchi che allora era al potere. Il numero delle vittime uccise dalla fame, dalla violenza, dagli stupri e delle torture fu enorme. Il genocidio sarà ricordato domani in molti luoghi dalle comunità armene d'Italia. Sarà ricordato a Napoli, a Padova, a Venezia, a Firenze, a Milano. E anche qui a Roma, nella chiesa armena di san Nicola di Tolentino, dove sarà celebrata una messa solenne in rito armeno. Numerose sono anche le iniziative commemorative di carattere storico e scientifico, che, ovviamente, aspirano a ridurre sempre più l'area di non conoscenza di quei fatti o addirittura di silenzio, laddove sono conosciuti, su quella in grande tragedia della storia contemporanea. Su quei fatti, voglio ricordarlo con orgoglio, si è pronunciato senza incertezze il Parlamento italiano nel 2000, riconoscendo il genocidio degli armeni. Noi oggi, da quest'Aula, vogliamo dire agli armeni che nella giornata della memoria anche noi ricordiamo (Applausi). Seg. dell'On. S. Zampa

Vahè Vartanian

 
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