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29 01 2009 - Un giorno per ricordare il genocidio armeno
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Di Luigi Latanza, giovedì 29 gennaio 2009
Carrara. Un'aula magna gremita per un altro appuntamento organizzato dal Comune in collaborazione con il liceo scientifico cittadino “Guglielmo Marconi” dedicato alle giovani generazioni carraresi che hanno saputo apprezzare gli interventi in una sala appositamente allestita a padiglione museale con la storia della Repubblica Armena.
Presenti in aula il presidente della Provincia Osvaldo Angeli, il presidente della Commissione Provinciale Pubblica Istruzione Gigliana Nicolai, il residente del Consiglio comunale Luca Ragoni, l’Assessore Giovanna Bernardini, il Rappresentante dell’Ambasciata della Repubblica Armena Samvelian ospitati dalla “padrona di casa” preside dell’istituto Anna Rosa Vatteroni.

Ognuno dei presenti è intervenuto nel merito dell’argomento odierno ricordando che nel mondo vi sono e vi sono state stragi e deportazioni che non sono note ai cittadini italiani, tra cui quella della popolazione armena avvenuta nel 1915.

GLI INTERVENTI - Dopo l’introduzione della manifestazione da parte della preside Vatteroni, i relatori hanno preso la parola porgendo i saluti istituzionali. Il Presidente Angeli ha dichiarato: “La Shoah è un dramma immenso conosciuto oggi grazie all’azione antifascista a cui anche la nostra Provincia ha partecipato attivamente, e la commemorazione di giornate come questa, sono esempio di come si conserva la memoria e della partecipazione dei nostri giovani cittadini”. La presidentessa Nicolai riporta invece che “bisogna riappropriarsi della storia, ricordando il popolo Armeno e la sua tragedia esattamente come ogni altra strage” porgendo poi un caloroso plauso all’iniziativa e un ringraziamento al Liceo Scientifico cittadino. A seguire è intervenuto il presidente del Consiglio Ragoni il quale ha posto l’accento sul fatto che “è giusto ricordare la Shoah ma è anche bene approfondire tutte quelle altre stragi poco note, tra cui quella armena”.

Dopo il massimo rappresentante dell'assise cittadine è intervenuto l’ospite più atteso accolto da un caloroso applauso: il dottor Samvelian, il quale ha ingraziato per l’invito e per lo spirito e la volontà che la nostra città ha dimostrato nel voler fare questo evento. Lo stesso ha raccontato brevemente la
storia del suo popolo e quali crimini di guerra abbia dovuto subire, lodando all’intervento delle democrazie europee per la generosa collaborazione sociale e
giuridica che hanno fornito alla sua madre patria; il tutto nella speranza che il “ponte verso l’Europa” si rafforzi e si rinsaldi.

A chiudere il breve dibattito è stata la preside Vatteroni, la quale ha ricordato ai suoi alunni che ognuno di noi ha il “compito di difendere la pace
e la democrazia”; invitando, in un appello assieme all’assessore Bernardini, a partecipare al prossimo incontro con l’assessore regionale alla Cultura Toschi per fare il punto sulla situazione israelo-palestinese e sui fatti di Gaza.

g.c.

 
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