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15 10 2008 - SCUOLA, MOZIONE LEGA; GRUPPO EVERYONE, COME NEGLI ANNI DELLE LEGGI RAZZIALI
COMUNICATO STAMPA - 15 ottobre 2008
“Ciò che è accaduto ieri sera alla Camera dei Deputati è un consenso generale alla realizzazione - da parte delle Istituzioni italiane - di ideologie deliranti, di stampo razzista e xenofobo, che fino a qualche anno fa appartenevano all'ambito neonazista o ai nostalgici dei tempi delle leggi razziali” dichiarano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau in relazione all’approvazione, con 256 sì contro 246 no e un astenuto, della mozione leghista che proponeva l'istituzione di classi per soli studenti immigrati, definite "classi di inserimento” o “classi ponte”.

“‘Classi ebraiche statali’ e ‘classi per stranieri’” continuano i leader dell’organizzazione internazionale per i diritti umani “furono istituite dal regime nazista (con la formula dei decreti, utilizzata con disinvolta frequenza oggi, in Italia, come allora), così come fu definita una percentuale massima di studenti ‘non ariani’, fissata allora all'1,50% dal Decreto contro il sovraffollamento nelle scuole tedesche. Contemporaneamente,” spiegano gli attivisti “i programmi scolastici vennero infarciti di nuove teorie educative e di una rilettura della Storia. La propaganda, poi, con le parole usate recentemente dal capogruppo della Lega Roberto Cota per illustrare la mozione, spiegò al popolo tedesco che i cambiamenti avrebbero migliorato le condizioni di vita tanto dei cittadini del Reich quanto degli stranieri, perché la Germania di Hitler – secondo le rassicurazioni di Goebbels – era terra d'accoglienza e integrazione. Ed ecco, oggi, la Lega: ‘Le classi di inserimento sono uno strumento per garantire l'inclusione, servono a prevenire il razzismo e a realizzare una vera integrazione’. E' evidente che l'Italia sprofonda ogni giorno che passa nel fango dell'odio razziale, in un modo sempre più spregevole. Come durante i regimi di Mussolini e Hitler,” proseguono Malini, Pegoraro e Picciau “è crollato anche il mito che la cultura umana ha sempre considerato inviolabile: l'integrità dell'infanzia. Basta visitare un insediamento Rom e assistere con i propri occhi all'agonia di centinaia di bambini – consumati dai topi e dalla sporcizia, dalla fame, dalle malattie e dagli agenti atmosferici – per comprendere come l'intolleranza abbia reso le autorità e gran parte dei politici italiani insensibili, anzi, crudeli nei confronti delle etnie sgradite.”

Il Gruppo EveryOne tiene infine a sottolineare che se “le ‘classi per stranieri’ diventeranno effettive, esse distruggeranno la cultura della tolleranza, rendendo sempre più solide le basi dell'ideologia razzista: dai pogrom istituzionali si arriverebbe presto all'affermazione di una vera e propria ‘cultura della razza’, principio della fine di una democrazia e di una società basata sul rispetto dei diritti umani e civili”.

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