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17 07 2008 - Europa e Olimpiadi
da ilFoglio 10 luglio 2008
Ieri a Strasburgo la discussione sul semestre francese
Sarko e l'Europa Immigrazione, Berlusconi, Olimpiadi e allargamento: ecco l'agenda del presidente
Sarkozy ha detto oggi a Strasburgo che penserà a una soluzione per il no irlandese al trattato di Lisbona, ma un allargamento senza una riforma delle
istituzioni non è possibile. Sarkozy andrà a Pechino per l'apertura dei giochi olimpici perché nonostante le critiche sulla situazione dei diritti umani nel
paese, non sarebbe giusto "umiliare" la Cina. Sarkozy propone un patto europeo sull'immigrazione e difende Berlusconi dal capogruppo del Pse Martin Schulz.
Ecco cosa era già trapelato della sua visione europea in un articolo del Foglio del 30 giugno scorso.

Bruxelles. A un mese dall’inizio della presidenza dell’Ue, Nicolas Sarkozy ha riservato un’accoglienza da capo di stato al nuovo premier russo, Vladimir
Putin, che ha scelto la Francia per il suo primo importante viaggio all’estero da quando ha lasciato il Cremlino a Dmitri Medvedev. La cena di ieri
all’Eliseo, dopo l’incontro con il capo del governo François Fillon, è stata “di lavoro”, dicono gli uomini di Sarko. Nel menù, le relazioni franco-russe,
le dispute con Bruxelles sull’energia e l’allargamento della Nato. Parigi aspira a prendere il posto dell’Italia nella classifica dei partner commerciali
di Mosca e Putin si è fatto accompagnare dai dirigenti della banca pubblica Vtb (azionista di Eads), del costruttore automobilistico Avtovaz (nuovo partner di
Renault) e dell’agenzia atomica Rosatom (che collabora con Areva). La Francia dovrà anche condurre i negoziati per una nuova partnership strategica
Ue-Russia, bloccati per due anni dalle preoccupazioni energetiche (ma non solo) di Polonia e Lituania. Soprattutto, nel momento in cui il mondo si scopre pazzo per la Russia – la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha chiesto relazioni più strette tra Mosca e la Nato, mentre il candidato repubblicano alle
presidenziali americane, John McCain, ha proposto un nuovo accordo sul controllo degli armamenti e la riduzione delle armi strategiche in Europa –
Sarkozy non ha intenzione di rimanere fuori dai giochi. A differenza di Merkel e McCain, che guardano a Medvedev per rilanciare le relazioni con la Russia,
per l’Eliseo è sempre Putin l’uomo forte a Mosca. Per l’ex padrone del Cremlino Parigi può essere un utile alleato nelle dispute con l’Europa. Il rapporto
personale di Putin con Sarkozy è “ancora più caloroso che con Chirac”, spiega il direttore di radio Echo Mosca, Alexei Venediktov. “La Francia è un vecchio
stato membro (dell’Ue) che storicamente ha relazioni molto buone con la Russia”, dice un alto funzionario russo. La strategia a est di Sarko non perde
di vista i nuovi stati dell’Ue. Parigi sta lanciando “partnership strategiche” bilaterali con sette paesi della Nuova Europa, che serve a contenere
l’influenza di Berlino in Romania, Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia, Bulgaria e Lituania. A Varsavia mercoledì, il presidente francese ha annunciato la fine delle restrizioni alla libera circolazione dei lavoratori dell’Europa centrale e orientale. Il “benvenuto all’idraulico polacco” è
servito a superare l’ostilità provocata dal predecessore, Jacques Chirac, che aveva intimato all’Europa dell’est di “tacere” sull’Iraq. Ora la “partnership” con Varsavia si fonda sulla “lunga storia condivisa” tra i due paesi e su relazioni economiche solide. Sarkozy ha salutato il suo nuovo ruolo di “grande d’Europa”, il cui sostegno “sarà decisivo per il successo della presidenza francese dell’Ue”. Parigi ha acconsentito alla proposta polacco-svedese di una “partnership dell’est” che, secondo Varsavia, include la prospettiva di adesione all’Ue per Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldavia, Ucraina. In particolare, Sarko ha promesso una “partnership ambiziosa” per Kiev, priorità della politica estera polacca: l’Ucraina è “indubbiamente europea” e merita di aderire alla Nato, come la Georgia, ha detto il presidente, a costo di irritare l’invitato d’onore di ieri all’Eliseo, Putin. In cambio, la Polonia appoggerà i piani francesi per rafforzare l’Europa della Difesa, creare l’Unione per il Mediterraneo e introdurre un “Patto europeo sull’immigrazione”. Il Financial Times ha raccontato ieri i piani di Sarkozy sull’immigrazione. La bozza del Patto riconosce che l’Europa ha bisogno di 20 milioni di immigrati per ragioni demografiche ed economiche, ma “non ha i mezzi per accogliere con dignità tutti quelli che vi vedono un Eldorado”. Sarko proporrà di seguire il suo esempio su “identità” (“contratti di integrazione” per i nuovi arrivati con corsi di lingua e insegnamento dei “valori nazionali e europei” come la tolleranza e
l’uguaglianza dei sessi) e “immigrazione scelta e non subita” (limitare gli ingressi alle necessità del mercato del lavoro degli stati ospitanti, regole più severe per l’asilo e una repressione coordinata dell’immigrazione illegale). Se oggi solo un clandestino su tre è riaccompagnato alle frontiere, Sarko vuole espulsioni più efficaci e, per rafforzare gli accordi bilaterali di riammissione con i paesi terzi, intende usare “tutti gli strumenti diplomatici e commerciali” a disposizione.


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