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03 10 2007 - TURCHIA: PROCESSO-DINK, INDAGA UE; KILLER, FUI COSTRETTO
LA REPUBBLICA- Istanbul, 18:33
E' ripreso a Istanbul, con la seconda udienza a porte chiuse, il processo per l'omicidio del giornalista turco di origine armena Hrant Dink. Gli imputati
sono 19, otto dei quali sono agli arresti; fra loro il diciassettenne accusato di essere l'autore materiale dell'omicidio, che in aula ha raccontato di esser stato costretto da uno dei coimputati a sparare a Dink e di aver assunto ecstasy e hashish il giorno dell'agguato. Il processo e' molto delicato per la Turchia perche' il suo sistema giudiziario sara' sotto la lente di ingrandimento dell'Ue per valutare se rispetta gli standard giuridici europei e se il governo di Recep Erdogan sia libero dalle pressioni dei servizi segreti e dei militari. Diverse centinaia di persone hanno manifestato di fronte al tribunale sventolando bandiere con la scritta "Siamo tutti testimoni, pretendiamo giustizia!". Hrant Dink fu freddato nel gennaio scorso davanti al suo ufficio. Un delitto che sarebbe maturato in ambienti nazionalisti dopo le dichiarazioni con cui lo scrittore denunciava il genocidio armeno da parte degli ottomani nella prima guerra mondiale, genocidio che i turchi negano.
Ci sarebbe inoltre n'intercettazione telefonica in cui un agente di polizia, due ore prima del delitto, parla con uno dei sospetti dimostrando di essere a conoscenza del piano per uccidere Dink. Il ministero dell'interno ha avviato un indagine.



V.V

 
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