Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

23 05 2007 - Pres. Khatami, la sfida culturale del filosofo-riformatore
Il Giornale di FORLI - il khatami privato Il rabbino, la barzelletta e la bella ragazza:
la sfida culturale del filosofo-riformatore

(m. ma.) «Dov'è il rabbino? Perchè non è venuto a cena con noi?» ha chiesto in inglese Khatami, dopo aver visto che tra la dozzina di persone appena sedutesi a tavola con lui, nell'hotel che lo ha ospitato a Forlì, c'erano solo i membri della delegazione, un paio di ospiti italiani nonché gli organizzatori del tour nella penisola. Quando gli è stato detto che non aveva potuto partecipare a
causa di un impegno assunto in precedenza, ha reagito con una smorfia di disappunto più eloquente di mille parole. Poco dopo, per errore gli è stato servito un piatto di carne probabilmente non in linea con i dettami islamici:
Khatami lo ha osservato perplesso e, mentre gli veniva fatto presente che si poteva cambiare il piatto, ha replicato, in inglese: «Per la cucina non è bene mandar indietro un piatto». Davvero raro trovare una persona che si preoccupa di non creare problemi alla cucina di un hotel in cui mai ha messo piede in precedenza: ancor più raro trovare un ex capo di Stato, abituato a mille privilegi.

Sempre in un ambito conviviale, alla precisa osservazione che i cristiani, in genere gli occidentali non si sentono rispettati dal mondo musulmano, inteso come arabo-sunnita, mentre dal suo entourage è arrivato un breve commento «Vale anche per noi» con pacatezza Khatami ha precisato: «Noi musulmani sciiti siamo diversi, abbiamo la tradizione dello studio filosofico che ci porta ad interagire con gli altri in modo diverso». L'intellettuale persiano, oltre a raccontare una barzelletta su democrazia e guerra fredda, è restato incuriosito dalle vicende familiari degli interlocutori italiani:
«A casa sua chi ha l'ultima parola, lei o sua moglie?Ah, per me è uguale: quando mia moglie comanda io obbedisco?» A Milano Khatami è stato accolto nella Casa degli Armeni da Padre Aren Shahinenian e dai rappresentanti della diaspora armena: dopo le presentazioni di rito i due religiosi si sono accomodati ad un tavolo ed hanno dialogato in modo informale sorseggiando un succo di frutta e mangiando pasticcini. Il giovane prete di rito ortodosso precisa: «Abbiamo discusso delle problematiche vissute dalla comunità armena in Iran:
indubbiamente Khatami è un uomo di dialogo e di pace, molto attento alle istanze dell'interlocutore». In molti, più donne che uomini, si sono avvicinati al mullah filosofo per una foto ricordo o per salutarlo. Sempre sorridendo si è lasciato avvicinare da tutti, anche da alcune donne dal vestito decisamente "osé":: anche con loro ha scambiato qualche parola in persiano, con una stretta di mano finale, restando indifferente ad un abbigliamento inappropriato quando ci si avvicina ad un esponente religioso. Una cosa che in Iran sarebbe inconcepibile e per il quale la donna rischierebbe molto.
Molto significativo il modo caloroso con cui il mullah riformatore si è accomiatato da una famiglia italiana d'origine iraniana, il cordiale abbraccio riservato al loro robusto figliolo e l'invito a visitare l'Iran.
A Bertinoro, dopo la visita al museo interreligioso dedicato a cristianesimo, ebraismo ed islam, c'è stato un breve incontro con studenti universitari italiani e stranieri: alcuni gli si sono avvicinati per le foto ricordo, approcciandolo come se fosse una rock star:
Khatami sorrideva compiaciuto. Ovunque in Italia è stato così, ovunque ha conquistato tutti con la sua pacatezza e modi semplici ed affabili.

V.V

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.