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07 03 2007 - Processo Perinçek: accusato nega nuovamente genocidio armeno
Notizia del 06/03/2007 - 19:10
LOSANNA - Il nazionalista turco Dogu Perinçek ha nuovamente negato l'esistenza del genocidio armeno oggi, in occasione del primo giorno del processo per
discriminazione razziale intentatogli a Losanna. Nella stampa turca, l'accusatoha paragonato il processo elvetico ad un "procedimento dell'Inquisizione". A
sostenerlo, nel capoluogo vodese sono affluiti circa 200 militanti provenientida Turchia, Germania, Belgio, Olanda e Francia.

Il presidente del partito dei lavoratori, 65 anni, ha ripetuto davanti aigiudici del Tribunale di polizia di Losanna quanto ha già affermato in precedenza: nel 1915 non fu perpetrato un "genocidio" della popolazione armena,ma "massacri reciproci", le cui origini si situano nella Prima guerra mondiale.
Per il leader nazionalista, la tesi del genocidio è stata alimentata dallegrandi potenze dell'epoca, in particolare la Gran Bretagna. Questa "propaganda"
servirebbe attualmente gli interessi degli Stati Uniti contro la Turchia.

Tutti i documenti esibiti generalmente per dimostrare la tesi del genocidiosono "falsi", prodotti dai servizi segreti britannici dell'epoca, ha dichiaratoPerinçek. Anche i processi intentati ai turchi responsabili delle deportazionidella popolazione armena sono stati "orchestrati".

Per la sociologa tedesca Tessa Hofmann, ricercatrice all'Università libera diBerlino, l'esistenza del genocidio armeno è invece "incontestabile". La
corrispondenza diplomatica tedesca dell'epoca dimostra che esisteva "la chiaravolontà di sterminare la razza armena dall'impero ottomano", ha detto lasociologa, leggendo un testo redatto da un ex ambasciatore tedesco.

Il processo al leader nazionalista ha attirato nel capoluogo vodese circa 200sostenitori turchi, riunitisi pacificamente sulla piazza della Riponne. Idimostranti, venuti in torpedone da svariati paesi, sono poi tornati a Neuchâtel, dove pernotteranno.

L'eventuale condanna di Perinçek per discriminazione razziale sarebbe una prima giudiziaria. Nel 2001 la giustizia bernese aveva prosciolto dodici turchi accusati pure di negazione del genocidio armeno. Da allora il Consiglio nazionale e il Gran consiglio vodese hanno riconosciuto i massacri come genocidio.

In un'intervista pubblicata oggi dal "Tages-Anzeiger", il l'incontro con il ministro turco della giustizia Celim Cicek del 2 marzo, a pochi giorni dal processo a Dogu Perinçek. Secondo Blocher, "il mio omologo non ha fatto alcun tentativo per influenzare il procedimento". A Losanna, il processo proseguirà dopodomani.

V.V

 
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