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051204 - 5 Giornalisti turchi accusati per aver nominato genocidio.
genocidio.

Un Pubblico Ministero, in Turchia ha accusato 5 giornalisti turchi, secondo un paragrafo che rende punibile offendere istituzioni pubbliche, per alcune loro dichiarazioni pronunciate durante una conferenza sul genocidio degli armeni durante la Prima Guerra Mondiale. Ancora una volta si evidenzia la difficoltà della Turchia nei suoi “sforzi” di rispettare i diritti umani. I 5 giornalisti accusati rischiano fino a 10 anni di carcere se "sono" riconosciuti colpevoli. La prima udienza è stata fissata per il 7 febbraio del 2006. I giornalisti hanno criticato tutti i divieti fatti da parte pubblica per impedire conferenze accademiche sui massacri da parte degli Ottomani a danno degli armeni 90 anni fa. I pubblici ministeri avevano ottenuto un divieto contro la conferenza, con disappunto del governo turco che lavora duramente per far entrare la Turchia nell’UE. Gli organizzatori sono riusciti a tenere la conferenza spostandone il luogo. La questione del genocidio degli armeni è una questione molto delicata in Turchia. Il governo di Ankara ha negato il genocidio degli armeni, però ha, su pressioni dell’UE, chiesto agli studiosi storici di discutere il fatto. Lo scrittore Orthan Pamuk ha causato furore poco tempo fa, quando ha affermato che la Turchia dovrebbe riconoscere la sua responsabilità della morte dei milioni di armeni, e per questo è stato accusato per lo stesso paragrafo 301 del codice penale turco che è richiamato anche per l’accusa contro i 5 giornalisti. Le accuse contro Pamuk e i 5 giornalisti vengono in un momento critico per la Turchia che cerca in tutti i modi di convincere l’UE che in Turchia esiste libertà d’opinione.

ANSA -REUTERS) 3/12/05

enzo mainardi

 
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