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13-11-2017- Succede solo in italia agli IRANIANI ?
Vahè Massihi Vartanian
Ieri alle 16:02 · Roma ·
فقط با ایرانی ها . در ورودی به فرودگاه و با حصار دور مجسمه فردوسی با بر قراری سرویسهای عمومی در تعطیلات تابستان ؟
SUCCEDE SOLO AGLI IRANIANI ?
Lettera aperta alle autorità competenti, alle associazioni e alla Stampa:
Oggetto : a ) Aeroporto e di Fiumicino - b) Piazzale Ferdowsi di Roma -
a ) Aeroporto e di Fiumicino . Ogni mercoledì alle 18,30 si assiste ad una scena desolante e persino offensiva nel vedere un popolo di passeggeri provenienti dall’Iran, con o senza cittadinanza Italiana, che vengono imbottigliati in un bunker sotterraneo con un isolamento ermetico.
In una lunga corsia, al pari dei deportati dei tempi passati, i passeggeri, tra cui mamme con i loro bimbi, donne incinte, anziani, senza servizi igienici ed altro, entrano senza sapere quando terminerà il loro calvario.
Si pensa che questa sia una scelta fatta per la sicurezza, per combattere il terrorismo, senza pensare che chi non è terrorista può venire intrappolato in questo “itinerario privilegiato”.
Sentiamo ripetere, come un disco incantato, che il popolo italiano è amico, è socio in affari con l’Iran (basta ricordare Enrico Mattei); ci sono ditte italiane in Iran.
È paradossale pensare paragonando due fenomeni contrapposti: regolari controllati e clandestini accolti.
Scrivo a seguito di una serie di coincidenze.
Ho assistito alla furia di un amico giornalista iraniano, in visita ai suoi famigliari residenti in Italia da molti anni. Sono sollecitato a scrivere in quanto assistevo ad un’aspra discussione tra lui e un funzionario italiano: il giornalista esprimeva il suo rammarico per i trattamenti contrapposti tra l’aeroporto italiano e quello iraniano, dove i tutti vengono accolti in modo adeguato.
Egli diceva che probabilmente e giustamente dovranno essere i nostri organi competenti a mettere in evidenza il buonsenso e far prevalere l’eguaglianza, ricordare la reciprocità e la salvaguardia delle misure internazionali per la tutela e il rispetto della peculiarità della persona viaggiante, senza nascondersi sui parametri delle sicurezze, applicando sui regolari dei canali preferenziali a stampo segregazionistica.
b) Piazzale Ferdowsi di Roma - Stessa misura offensiva ho riscontrato nei confronti del nostro sommo Poeta Ferdowsi nel Piazzale che porta il suo nome (sulla scalinata di Valle Giulia), dove c’è un passaggio del turismo romano da Villa Borghese verso valle Giulia.
In un’intervista televisiva Iraniana all’indomani del mio arrivo a Roma del 4 Ottobre dell’anno in corso, costatavo che l’Estate Romana aveva scelto di creare dei servizi per i turisti a scapito della visibilità della statua del sommo poeta Ferdowsi, dono della Città di Teheran alla Città di Roma del 1956 (per ignoranza o per dolo o tutti e due).
Vista la mia profonda conoscenza della zona (da studente di architettura ho frequentato per anni quegli spazi), so che esistono, e mi sono premunito di documentarlo, ampi spazi disponibili idonei e adeguati alle necessità per l’estate romana.
Mi limito a evidenziare tre coincidenze:
- L’evento dell’aeroporto di Fiumicino;
- L’isolamento della statua di Ferdowsi con il muraglione di camper per i servizi igienici;
- E nel marzo del 2012 il fatto di aver cambiato la cittadina al poeta Ganjavi, contemporaneo di Fedowsi, di madre curda e padre persiano, che per effetto di uno IUS SOLI tardivo e addomesticato grazie all’ex Sindaco di Roma Alemanno sia diventato Azzero improvvisamente
Sono coincidenze casuali o vi è un disegno politico alle spalle?
Invito le autorità di ambedue i paesi ad adeguarsi alle normative di civile convivenza e anche a non trovare alibi con l’embargo che contrasta con le dichiarazioni del ministro Mogherini, in difesa della Convenzione 5+1 del 2015.
Non è la prima volta che la comunità iraniana assiste a delle offese, come fu per la modifica del Calendario Iraniano nel 2007 per opera del Sindaco Veltroni e solo grazie a noi e al sottoscritto che abbiamo potuto risolvere il problema volutamente modificato a favore della richiesta di una religione diversa.
Voglio precisare che tutti gli anni noi della Comunità iraniana e amici, festeggiamo il nostro capodanno del 21 marzo (festa della Primavera, riconosciuta dall’UNESCO) e riceviamo gli auguri anche dalle autorità e dai sindaci della città, e si spera che anche la Sindaca Raggi ci onori con la sua presenza.
Allego alcune foto dei camper’s davanti alla statua.
Arch.Vahed Massihi Vartanian
Vartanian2009@gmal,com
NOTA ;
Hakim Abolghasem Ferdowsi Tusi , (935 – 1020 ) Poeta Iraniona , Autore del “ libro libro dei Re “
Dono della Città di Tehran a Città di Roma il 20/05/1958 .
Opera del Maestro Abolhassan Sadighi
• 30 /10/2011 Post Restauro
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Roma il 13 Nov,2017
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vahe Vartaniaan
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