Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

Programma bimestrale della CASA ARMENA

Milano 21 Sett. 7 e 13 Ott 2010

Milano piazza velasca 4 III piano tel 02861675 mekitar @libero.it
Martedì 21 settembre alle ore 21.00
In occasione della festa dell' Indipendenza della Repubblica Armena, vi aspettiamo numerosi all'apertura della Casa Armena per l'anno sociale 2010 - 2011
Dopo le parole di apertura di Marina Mavian, presidente della Casa Armena,Baykar Sivazliyan presidente dell 'U.A.I, porterà il suo saluto e presenterà il lavoro teatrale "L'armeno di rue de la paix"
di Sabrina Dionisio Rossi , per la regia di Alberto Oliva.
Gli attori Tommaso Pusant Pagliarini e Francesco Paolo Cosenza

reciteranno brani dell'opera che vedrà la sua programmazione l'11 ottobre al Teatro Officina.
Programma di ottobre 2010

****


UNO SGUARDO SUL MONDO

Reportage di Viaggio e Cultura

Rassegna 2010/2011 – XI Edizione

a cura di Roberto Cossu

*****
Mercoledì 13 Ottobre 2010

LUCI D’ARMENIA
********
Ore 20.30 “ Armenian Taste”
Degustazione di specialità tipiche armene
“Paklava” - Dolce tipico armeno a base di pasta sfoglia e noci
“Nuri Huit” - Succo di melograno
__________
Ore 21.15 “Luci d’Armenia” (prima parte)
Servizio fotografico e commento di Nadia Pasqual
Ore 21.45 “Armenia, tra passato e presente”
Relazione del Professor Aldo Ferrari
dell’Università Cà Foscari di Venezia e coordinatore dell’ISPI di Milano
“Armenia oggi ”
Relazione del Dott. Piero Kiuciukyan
Console onorario della Repubblica di Armenia
Ore 22.45 “Luci d’Armenia” (seconda parte)
Servizio fotografico e commento di Nadia Pasqual
***********
TEATRO VERGA – Via Giovanni Verga 5 (P.Sarpi) tel. 0233106749 – www.teatroverga.it
PARCHEGGI NELLE VICINANZE: Via Guercino, 6 e Via Balestrieri, 7







Una raccolta di splendide miniature provenienti dalle collezioni dell’Istituto
Matenadaran di Erevan e della Congregazione Mechitarista di San Lazzaro a Venezia
riprodotte in grande formato.
Ogni miniatura è corredata da una descrizione completa artistica e storica.
L’opera è arricchita da un testo monografico (con immagini e foto) sulla storia
della miniatura armena con approfondimenti sulle diverse scuole di miniatura,
sulla Chiesa Armena, su alcuni tratti caratteristici della spiritualità.
LUMI DI SAPIENZA
La miniatura armena
LIBRO-CALENDARIO 2011
AUTORI
Sejranusˇ Manukjan e Zaruhi Hakobjan (Istituto Matenadaran, Erevan, Armenia)
Alberto Peratoner (Studium Generale Marcianum, Venezia)
A CURA DI
Giovanna Parravicini (Fondazione Russia Cristiana)
DISPONIBILE ANCHE IN FRANCESE, RUSSO E TEDESCO
50 PAGINE • FORMATO 31x44 • USCITA: LUGLIO 2010
PREZZO: € 15,00
Sconti in base alla quantità di calendari ordinati
Possibilità di personalizzazione e di spedizione a terzi
Il libro-calendario è un’opera artistica particolare che la Casa di Matriona cura con grande attenzione da 30 anni.
MONOGRAFIA
DESCRIZIONE DELLA TAVOLA CUCITURA A SPIRALE TAVOLA ESPOSTA ALLA PARETE LUNARIO
ZIGRINATURA PER IL TAGLIO PER INFORMAZIONI E ORDINAZIONI
La Casa di Matriona – RC Edizioni srl • Via Tasca, 36 • 26048 Seriate (BG)
Tel. 035/294021 • Fax 035/293064 • promo@russiacristiana.





SEJRANUSˇ MANUKJAN
MILLE ANNI DI MINIATURA ARMENA

«Battesimo», Vangelo del 1038, Erevan, Matenadaran, N. 6201, f. 5. Grande Armenia, Taron.
Con la conversione al cristianesimo nel 301, l’Armenia fu tra le prime nazioni a sviluppare nuove forme artistiche: edifici sormontati da cupole destinati al culto, monumenti memoriali e steli con bassorilievi raffiguranti croci, simbolo della fede cristiana,bassorilievi sulle acciate di chiese ed edifici, affreschi e codici miniati.

E PIÙ ANTICHE MINIATURE conservatesi fino ad oggi risalgono al VI-VII secolo, mentre l’opera dell’ultimo grande miniaturista armeno Akop Dzˇugaetsi si colloca tra la fine del XVI e
l’inizio del XVII secolo. L’arte della miniatura ebbe dunque in Armenia un’esistenza millenaria, sebbene dal 1512 appaiano anche i libri a stampa. Una storia tanto antica e duratura fu determinata dal ruolo svolto dal codice manoscritto nelle complesse vicende storiche dell’Armenia.
In un contesto di frequenti invasioni nemiche i codici avevano la funzione di salvaguardare la lingua, la coscienza e la cultura della nazione. Il popolo li venerava come tesori sacri. Realizzare un libro equivaleva a costruire una chiesa.
Proprio questo atteggiamento spiega le svariate tendenze di sviluppo, il gran numero di correnti, stili, artisti, l’alto livello artistico e l’originalità dell’arte dei manoscritti. La miniatura godette di grande sviluppo anche perché molti patriarchi della Chiesa armena, diffidenti nei confronti di affreschi e icone, incoraggiavano la decorazione dei libri. In contrapposizione alla Chiesa bizantina, che venerava in maniera particolare le icone e prediligeva mosaici ed affreschi, la Chiesa armena tutelò in questo modo la propria autonomia.
Sebbene nell’Armenia medievale vigesse l’uso di affrescare le chiese e si siano conservati diversi esempi di pitture parietali, il ruolo dominante appartenne sempre alla miniatura, anche a causa dell’antica tecnica tradizionale armena di costruire attraverso blocchi di pietra levigati, su cui l’intonaco non aveva buona presa. Proprio la miniatura – dopo l’architettura, che mantenne una posizione predominante nella cultura armena medievale ed esercitò un influsso su tutta ’architettura cristiana – fu l’ambito in cui si espresse in sommo grado la creatività artistica degli armeni.
La miniatura armena è sempre facilmente riconoscibile, e la sua peculiarità consiste nella sua posizione «all’incrocio» tra Oriente e Occidente. Infatti, la cultura armena comprendeva in sé questi due principi, distinguendosi tuttavia dall’Occidente per un più sviluppato simbolismo e capacità di astrazione, e dall’Oriente per una maggior forza figurativa ed espressiva.

Battesimo
Bibbia di Esai Ncˇetsi, 1318
Erevan, Matenadaran, N. 206, f. 444
pergamena, 26,2 x 18,8
artista Toros Taronatsi (Msˇeci). Gladzor, Sjunik


Intorno al 1280 nella regione di Sjunik sorse uno dei maggiori centri culturali dell’Armenia medievale, l’Università di Gladzor, con un grande scriptorium. Qui si formò una propria scuola pittorica, nell’ambito della quale coesistevano armonicamente varie tradizioni artistiche.
La Bibbia del 1318 è uno dei più bei codici della scuola di Gladzor, commissionato a Toros Taronatsi dal suo maestro e padre spirituale Esai Ncˇetsi: lo testimoniano la sua raffinata arte e la profusione di oro, impiegato sia nelle miniature che nell’intera decorazione.
La scena in esame colpisce per lo stile personale, la qualità pittorica, la padronanza del disegno, il senso del ritmo, il rigore compositivo e coloristico, la resa pittorica, l’accostamento di svariati procedimenti figurativi che attestano, fra l’altro, l’influsso delle tradizioni pittoriche della Cilicia e di Bisanzio sull’opera di Taronatsi. Non è casuale che nella parte superiore della cornice della miniatura appaia una scritta con il titolo della scena sia in armeno che in greco.
Il Battesimo è raffigurato a tutta pagina. Al centro Cristo denudato, lievemente girato di fianco, si immerge nelle acque del Giordano. Su di lui da un segmento di cielo discende lo Spirito Santo, inviato da Dio Padre. Sulle rive del fiume sono raffigurati i personaggi principali dell’avvenimento evangelico. A sinistra Giovanni Battista, che con una mano benedice Cristo, mentre alza l’altra verso il cielo. Dietro il capo di Giovanni è raffigurata una scure su un albero, che simboleggia l’"albero che non produce frutti buoni" (Mt 3,10; Lc 3,9). Sulla riva opposta si vedono tre angeli, due dei quali con le mani velate si inchinano verso il Salvatore, mentre il terzo, come il Battista, è rivolto allo Spirito Santo. La
solennità e misteriosità del momento è sottolineata dai nimbi scintillanti e dalle iridescenze dell’oro sul fondo, simbolo della luce divina.

La festa del Battesimo nella tradizione della Chiesa è una Teofania, perché durante il Battesimo del Signore si manifestano le tre Persone divine: il Figlio che riceve il Battesimo, il Padre che gli reca testimonianza con la voce, e lo Spirito che discende su di lui in forma di colomba.
La fonte iconografica principale è il testo del Vangelo; nella scena tuttavia sono tradizionalmente presenti anche figure di cui non si parla nella Sacra Scrittura.
Ad esempio, oltre ai suoi tradizionali abitanti, i pesci, nel fiume appaiono anche alcune creature simboliche, le allegorie del mare e del fiume Giordano.
A destra vediamo la personificazione del Giordano, con il vaso capovolto che lo simboleggia lì accanto. La figura di sinistra, che cavalca il mostro serpentiforme, in genere simboleggia il mare («il mare vide e si ritrasse…», Sal 113,3). Nell’iconografia armena, però, si tratta più probabilmente del diavolo,
secondo una descrizione esistente nel testo di inni sacri (Sˇarakan). Queste figure simboliche, legate a concezioni pagane, impersonano le forze del male che nel Battesimo attraverso la Grazia divina perdono il proprio potere (come testimoniano le mani incatenate dell’uno e i piedi legati dell’altro). Il Battesimo è infatti il sacramento della purificazione, della liberazione dal peccato originale. Il Battesimo del Signore è una delle feste cristiane più antiche, inizialmente celebrata insieme al Natale. Più tardi nel mondo cristiano questi eventi furono celebrati separatamente, ma nella tradizione della Chiesa armena continuarono a restare uniti nella festa del 6 gennaio. ■ Z.H.

Giovedì 7 ottobre h.20.30

Ad un anno da quando Herman Vahramian ci ha lasciato si terrà un incontro per ricordarlo

Tutti coloro che lo hanno conosciuto o che hanno avuto modo di apprezzare il suo lavoro e le sue opere sono invitati a mettere in comune ricordi e riflessioni.

Tra gli interventi annunciati c’è quello della Prof.ssa Anahid Ter Minassian, di Parigi .

Nella serata sarà anche presentato l’ultimo libro di Herman: Armen Manoukian. Materiali per una biografia. 1932-1995, edito da Ares nell’ottobre 2009.

Sabato 16 ottobre h. 21.00
Presentazione del Calendario 2011

Lumi di Sapienza
La miniatura armena
Libro-calendario 2011
RC Edizioni «La Casa di Matriona», Milano 2010

A cura di Giovanna Parravicini (ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana)

interviene alla serata il Prof. Aldo Ferrari


Per il 2011 il tradizionale libro-calendario di Russia Cristiana propone un tema di straordinario interesse, il mondo delle miniature armene, attraverso una selezione di opere dal VI al XVI secolo.

L’opera costituisce infatti una raccolta di splendide miniature provenienti dalle collezioni dell’Istituto Matenadaran di Erevan e della Congregazione Mechitarista di San Lazzaro a Venezia, riprodotte in grande formato.

Segnalazioni:

" Resistenza morale contro i totalitarismi"
In allegato si trasmette l'invito a partecipare all'iniziativa del 27 settembre 2010 alle ore 17.30 che si terrà nella Sala Buzzati (via Balzan 3) della Fondazione del Corriere della Sera in occasione della presentazione del progetto europeo WE FOR realizzato dal Comitato Foresta dei Giusti di Milano con il contributo dell'Unione Europea.
Ingresso libero (posti limitati) con prenotazione : 02 87387707


Il 13 0ttobre h.20.30 presso il Teatro Verga " Luci d'Armenia" in allegato il programma della serata

Notizie Notizie Notizie:
A Venezia ,Varouj Krajan e Christine Kazandjian si sono uniti in matrimonio l'11 settembre a S.Lazzaro, auguri agli sposi!

In Casa Armena ricominciano le lezioni di danze armene per informazioni rivolgersi ad Arax : e-mail araks.antanesian@gmail.com tel.: +393295635600

Marina Mavian