Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

VENEZIA . A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA

Fino a 12 OTTOBRE

* A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA
“Il cibo è cultura, il cibo ha inventato e trasformato il mondo. È cultura quando si produce, quando si prepara, quando si consuma… la cucina è uno
straordinario veicolo di rappresentazione e di comunicazione… Ancor più della parola, il cibo si presta a mediare tra culture differenti… incroci, influenze”.
(da Il mondo in cucina di Massimo Montanari).
La Casa della Cultura Iraniana propone una serata in cui vengono presentati alcuni piatti della tradizione culinaria persiana, la cucina che fin dal XVI sec.
ha influenzato la gastronomia medio-orientale. Potremo assaggiare una ricetta della corte safavide (XVI sec.), prelibatezze del Mar Caspio e del deserto
dell’Iran, gustare spezie ed aromi, sorbetti e dolcini di una cucina legata al ciclo delle stagioni, ai solstizi e agli equinozi per compiere, stando all’osteria La Vida Nova del Centro Culturale Candiani, un viaggio tra le genti e i paesaggi, non solo visitando la mostra fotografica ma anche gustando le prelibatezze di Reza Rashidy in un’ambientazione persiana ascoltando le musiche tradizionali.
a cura di Reza Rashidy

sabato 6 ottobre
A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA
in collaborazione con la Casa della Cultura Iraniana
ore 19.30
In esclusiva visita guidata con Riccardo Zipoli della mostra
IRAN gente strade paesaggi.
ore 20.30
Cena persiana
Prenotazione obbligatoria da effettuarsi presso
l’Osteria La Vida Nova
Centro Culturale Candiani, Piazzale Candiani, 7 Mestre
tel. 041 8220213
costo della serata 40 euro
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CLOSE UP IRAN. ECHI DA UNA CINEMATOGRAFIA FUORI MODA
A.A.A. Cinema iraniano cercasi. Dopo alcuni anni di grande successo internazionale, i film iraniani
hanno perso appeal e risonanza: non vincono più premi, non vengono distribuiti nelle sale (ad eccezione
di quelli di Kiarostami e Makhmalbaf), non si presentano più al pubblico come paladini di
un sistema di rappresentazione alternativo a quello americano. Sebbene sia una cinematografia
attiva e dinamica, quella persiana è tornata – soprattutto in Italia – in un cono d’ombra rappresentativo.
Le ragioni di tale débâcle rispondono ad almeno quattro ordini di fattori: l’asfittica condizione
in cui versa il cinema d’autore, sempre più esiliato dai circuiti di distribuzione tradizionali; il generale
disinteresse di produttori, di esercenti (e anche del pubblico) per il cosiddetto “Terzo Cinema”; il
ripetersi monotono, da parte dei cineasti iraniani, di stilemi e plot come fossero ingredienti di una
ricetta da replicare all’infinito; la conseguente e amara uscita di moda dei loro film.
Con l’umile obiettivo di mantenere viva la memoria degli spettatori e nell’attesa di stagioni migliori,
proponiamo – all’interno delle iniziative promosse dal Centro Culturale Candiani dedicate all’Iran
– una carrellata agile ma esauriente di opere che, per più di un decennio, hanno consentito ad un grande paese dalla storia millenaria – isolato politicamente dall’Occidente e rappresentato dai media esclusivamente attraverso stereotipi (si veda il velo, l’integralismo, ecc…) – di esportare la propria cultura e uno sguardo sensibile ai problemi della contemporaneità.
Abbiamo scelto, tra i tanti possibili titoli, undici lavori d’autori che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla
storia del cinema: ovviamente Abbas Kiarostami (di cui si può seguire il folgorante e meraviglioso Close Up nonché i metacinematografici
E la vita continua… e Sotto gli ulivi ), Amir Naderi, regista di capolavori come Il corridore e Acqua vento e sabbia che oggi vive, autoesiliato, a New York (e di cui proponiamo il recente Marathon), Bahran Beizai, venerato in patria ma noto all’estero solo per il toccante Bashù, il piccolo straniero, Jafar Panahi, l’unico regista iraniano che ha vinto un Leone d’oro a
Venezia, con Il cerchio, film certamente meno riuscito rispetto ai tre che abbiamo inserito in cartellone (il delicato Il palloncino
bianco, il cerebrale Lo specchio, l’introspettivo Oro rosso), il giovane e promettente regista curdo Bahman Ghobadi, di cui purtroppo si è potuto vedere in Italia soltanto Il tempo dei cavalli ubriachi, ed, infine, Mohsen Makhmalbaf, cineasta di Viaggio a Kandahar, ma anche dell’invisibile e imperdibile Il ciclista. Per terminare in crescendo il ciclo di proiezioni, venerdì 5 ottobre verrà presentato in anteprima mestrina il documentario Iran: Une révolution cinématographique di Nader Takmil Homayoun, film che ricostruisce la storia del cinema iraniano e in particolare il passaggio dal periodo dello Shah a quello degli ayatollah, anche attraverso alcune inedite interviste ai registi di questa rassegna. Alla proiezione sarà presente l’autore del documentario.
Marco Dalla Gassa
CLOSE UP IRAN
lunedì 10 settembre, ore 21.00
Close Up (Namây-e nazdik, 1990, 85’, v.o. sott. it.)
di Abbas Kiarostami
mercoledì 12 settembre, ore 21.00
Il ciclista (Bâysikelrân, 1989, 95’, v.o. sott. it.)
di Mohsen Makhmalbaf
venerdì 14 settembre, ore 21.00
Il palloncino bianco (Badkonak-e sefid, 1994, 85’)
di Jafar Panahi
lunedì 17 settembre, ore 21.00
E la vita continua… (Zendegi va digar hich, 1992, 91’,
v.o. sott. it.) di Abbas Kiarostami
mercoledì 19 settembre, ore 21.00
Sotto gli ulivi (Zir-e derakhtân-zeytun, 1994, 103’)
di Abbas Kiarostami
venerdì 21 settembre, ore 21.00
Il tempo dei cavalli ubriachi (Zamân-i barâ-ye masti-ye
asbhâ, 2000, 80’) di Bahman Ghobadi
lunedì 24 settembre, ore 21.00
Bashù, il piccolo straniero (Bâshu, gharibe-ye kuchak,
1986, 120’, v.o. sott. it.) di Bahran Beizai
mercoledì 26 settembre, ore 21.00
Viaggio a Kandahar (Safar-e Qandahâr, 2001, 85’)
di Mohsen Makhmalbaf
venerdì 28 settembre, ore 21.00
Lo specchio (Âyene, 1997, 95’) di Jafar Panahi
lunedì 1 ottobre, ore 21.00
Marathon – Enigma a Manhattan (Marathon, USA,
2002, 74’) di Amir Naderi
mercoledì 3 ottobre, ore 21.00
Oro rosso (Tâlâ-ye sorkh, 2003, 97’) di Jafar Panahi
venerdì 5 ottobre, ore 21.00
Iran: Une révolution cinématographique (Francia,
2006, 98’, v.o. sott. ingl.) di Nader Takmil Homayoun
sala conferenze quarto piano
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
Tessera ordinaria 25 euro, studenti 20 euro
validità un anno (sino a giugno 2008)
in vendita presso la biglietteria del Centro Candiani.
È consigliata la prenotazione.
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**PERSIA MISTICA. Suoni e canti d’Amore
Nell’ambito delle attività organizzate in occasione della mostra IRAN gente strade paesaggi. L’Ensemble Mehr, costituito esclusivamente da elementi femminili, si esibisce al Candiani in un concerto di poesie cantate accompagnate da strumenti musicali dell’antica tradizione iranica.
… Ascolta il suono del ney (canna/flauto), come narra la sua storia e piange le separazioni
Dicendo: sempre, da che fui diviso dal canneto, al mio lamento gemono uomini e donne.
Voglio un petto lacerato dalla separazione, per spiegargli la pena del desiderio d’Amore…
…Fuoco è questa voce del ney, non fiato di vento: sia nulla chi questo fuoco non possiede!
È il fuoco d’Amore che è nel ney, è l’ardore d’Amore che è nel vino…
(da Masnavi – Moulavi)
Moulana Jalal ad –Din Mohammad-e Balkhi detto Moulavi, conosciuto anche come Rumi, guida spirituale dei Sufi, nato a Balkh nel Khorasan storico il 30 settembre 1207 e vissuto tra Persia ed Anatolia, sommo poeta mistico persiano, viene celebrato quest’anno dall’UNESCO nel suo ottocentesimo anniversario della nascita.
Le sue poesie parlano con ricchezza evocativa e mistero di un’immensa libertà d’immaginazione e di ardore che si fondono nelle parole e nel suono, dove una
profonda “immagine creativa” tocca le corde di un sentire interiore, accarezzandole con malinconia, gioia, tristezza ed estasi.
Soavi immagini, simboli e metafore si esprimono in diversi significati: i più costanti sono l’Amore e la Bellezza manifestati con la ricerca ed una grande aspirazione di unione totale. La tensione profonda e il sentimento verso l’Amato sono rivelazione
di Amore per il Divino.
Nella cultura persiana, poesia, canto e musica coesistono in un unico indissolubile e splendido linguaggio. La musica, aspirando ad un’evocazione di tali espressioni, vive nella ri-creazione del repertorio tradizionale, con un ampio spazio dedicato all’improvvisazione.
I musicisti dialogano tra loro in un’esecuzione estemporanea che nasce dalla memorizzazione di un repertorio canonico chiamato radif che sta
alla base di tutta la creatività della musica classica persiana e che fa “cantare la mente e danzare i sentimenti”.
a cura di Tiziana N. Vendramin
Suoni e canti d’Amore
in collaborazione con la Casa della Cultura Iraniana
Ensemble Mehr
Prima parte
Dastgah-e Mahur con le poesie di Moulavi e Attar
Seconda parte
Avaz-e Bayat-e Tork con le poesie di Moulavi e Hafez
Mehrbanu voce
Azar Zargarian tar
Raa’na Shieh kamanche
Marjan Tavakoli tanbur, daf
Hannaneh Saeidi qanun
Najmeh Saghir barbat
Sanaz Keshavarz tombak
Vahid Gharakhaninia tecnico del suono
auditorium quarto piano
ingresso 10 euro

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ASSOCIAZIONE CULTURALE “RISTORARTI”
OSTERIA “LA VIDA NOVA”
tel. 041.8220213
e-mail: info@boscaratoristorazione.it


COMUNICATO STAMPA

LIBRI ALLA VIDA NOVA. L’Iran si racconta
dal 21 settembre al 12 ottobre 2007
a cura di Annalisa Bruni per l’Associazione “RistorArti”

L’associazione culturale “RistorArti”, con il patrocinio della Biblioteca Nazionale Marciana, propone una rassegna di incontri curata da Annalisa Bruni e intitolata Libri alla Vida Nova. L’Iran si racconta.

Quattro appuntamenti, dal 21 settembre al 12 ottobre, ogni venerdì alle ore 18.30, offriranno alla città una breve ma significativa panoramica sulla cultura letteraria e gastronomica dell’Iran.

Gli incontri si svolgeranno nella saletta superiore dell’osteria La Vida Nova (Piazzale Candiani, Mestre-VE; tel.: 041.8220213)

PROGRAMMA

venerdì 21 settembre, ore 18.30
Omar Khayyam, poeta, filosofo, matematico e astronomo
Ne parlerà Reza Rashidy, con letture di opere in lingua originale e nella traduzione italiana.
Per l’inaugurazione, il 21 settembre, si prevede un buffet di piatti della cucina persiana, che verrà offerto a 15 euro per persona (per i soci di “RistorArti”: 12 euro).

venerdì 28 settembre, ore 18.30
Incontro con lo scrittore Bijan Zarmandili
Bijan Zarmnadili presenterà il suo romanzo L’estate è crudele (Feltrinelli, 2007), introdotto da Anna Toscano.
A seguire alle 20.30 presso il Ristorante dall’Amelia una Cena con l’autore, durante la quale lo scrittore iraniano illustrerà più ampiamente i temi del suo libro. Agli ospiti sarà offerto un ricco menù di cucina veneziana ed orientale al costo di 60 euro per persona, comprensive del libro in omaggio (per i soci di “RistorArti”: 48 euro).

venerdì 5 ottobre, ore 18.30
L’Iran delle donne
Incontro con Anna Vanzan, studiosa di lingue e letterature orientali e profonda conoscitrice della cultura islamica, intervistata da Annalisa Bruni. Anna Vanzan ha curato nel 1998 l’antologia di racconti di scrittrici persiane Parole svelate (Padova, Imprimitur) e ha pubblicato, tra l’altro, nel 2006 il libro La storia velata: le donne dell’Islam nell’immaginario italiano (Roma, Edizioni Lavoro).

sabato 6 ottobre, ore 20.00
Cena dagli inconsueti sapori mediorientali
Le cucine dell’Amelia collaboreranno con Reza Rashidy e la “Casa della cultura iraniana” per la realizzazione di ricette della più autentica tradizione iraniana, che verranno servite nei modi tradizionale ed accompagnate da vini locali. La quota di partecipazione è di euro 40,00 per persona.

venerdì 12 ottobre, ore 18.30
La libertà d’informazione in Iran
Incontro con il giornalista Ahmad Rafat, che presenterà il suo libro L’ultima primavera (Polistampa, 2006) intervistato da Aldo Trivellato e Adriano Favaro.

Al termine degli incontri del 28 settembre, del 5 e del 12 ottobre è previsto un aperitivo con stuzzichini iraniani (costo della partecipazione: 5 euro; per i soci di “RistorArti: 4 euro).

Mestre, 29 agosto 2007

Reza Rashydi