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10. Lug.2025: Freud, nella sua corrispondenza con Einstein
Freud, nella sua corrispondenza con Einstein sul tema della guerra, sottolinea la presenza di due pulsioni fondamentali nell'essere umano: Eros, che promuove la coesione e la vita, e Thanatos, che porta alla distruzione e alla morte. La guerra, secondo Freud, rappresenta l'espressione di queste pulsioni distruttive, che possono essere represse nel processo di civilizzazione ma che, in determinate circostanze, possono riemergere con forza. Freud suggerisce che la soluzione alla guerra risieda nel rafforzamento di Eros, attraverso un processo di civilizzazione che promuova arte, pensiero e bellezza, e nel cercare di deviare l'aggressività verso attività costruttive, come lo sviluppo di un organo internazionale per la risoluzione dei conflitti.
In dettaglio, la risposta di Freud alla domanda "Perché la guerra?" può essere riassunta nei seguenti punti:
Dualismo pulsionale:
Freud postula l'esistenza di due pulsioni fondamentali nell'uomo: Eros, la pulsione di vita e di unione, e Thanatos, la pulsione di morte e distruttività.
La guerra come espressione di Thanatos:
La guerra, secondo Freud, è un'espressione delle pulsioni distruttive dell'uomo, che in circostanze normali possono essere represse ma che possono emergere con forza in situazioni di conflitto.
Il processo di civilizzazione:
Freud vede la civilizzazione come un processo che reprime le pulsioni distruttive attraverso lo sviluppo di attività culturali come l'arte, il pensiero e la bellezza.
Necessità di deviare l'aggressività:
Per superare la guerra, Freud suggerisce di trovare modi per deviare l'aggressività umana verso attività costruttive, come la creazione di istituzioni internazionali per la risoluzione pacifica dei conflitti.
La guerra come fallimento della civilizzazione:
La guerra rappresenta un fallimento del processo di civilizzazione, poiché dimostra che le pulsioni distruttive dell'uomo possono ancora prevalere.
In sintesi, la risposta di Freud alla guerra è complessa e si basa sulla sua teoria psicoanalitica delle pulsioni. Egli riconosce la presenza di una componente distruttiva nell'uomo, ma sottolinea anche l'importanza del processo di civilizzazione e della necessità di trovare modi per incanalare le energie distruttive verso attività più costruttive, come la ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali.

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