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20.Ap.2024: *Bruxelles, 4 aprile 2024 testo in lingua Francese allegato la Traduzione in Italiano .fonte :Asso.Armeni Roma-Lazio ;
https://www.facebook.com/share/p/NpNLQt7G6e2hZcwz/ #Testo Tradotto da Francese!
Allegati nelle Lingue Parsi e Armena; հայերեն & پارسی
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*Bruxelles, 4 aprile 2024

Signora Presidente della Commissione, signor Segretario di Stato,

Noi, rappresentanti dei popoli dell'Unione Europea, ci rivolgiamo a voi per esprimere l'attenzione che prestiamo alla sicurezza della democrazia armena minacciata dall'Azerbaigian e, dietro di esso, dalla Russia.

Lei ha preso l'iniziativa di incontrare il primo ministro armeno Nikol Pashinian il 5 aprile a Bruxelles e ci congratuliamo con lei. Ci aspettiamo che questo incontro sia più che una semplice occasione per una foto e una dichiarazione di buone intenzioni e che segni l’inizio di un impegno concreto da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti a sostegno dell’Armenia, della sua democrazia, della sua sicurezza e del suo equilibrio territoriale. integrità.

È con speranza e preoccupazione che ci rivolgiamo a voi. Da diversi anni la comunità internazionale assiste passivamente alla guerra del 2020, alla brutale riconquista del Nagorno Karabakh da parte dell'Azerbaigian, alla fuga delle popolazioni armene che vi risiedevano da secoli e all'occupazione da parte delle truppe di Baku di intere parti del territorio armeno.

Oggi, nonostante i successivi sforzi di mediazione, l’Azerbaigian non ha ancora abbandonato la sua retorica ostile contro l’Armenia e denuncia le immaginarie provocazioni armene, mentre esiste un urgente bisogno di portare a compimento la questione della demarcazione dei confini sulla base della Dichiarazione di Almaty e di procedere verso una soluzione giusta e duratura accordo di pace. Allo stesso tempo, la Russia si è schierata dalla parte dell’Azerbaigian e cerca di punire l’Armenia per la sua evoluzione democratica, riformista, indipendente e orientata all’Europa. L’Armenia oggi è minacciata non per quello che fa, ma per quello che è.

Ciò che è in gioco tra Armenia e Azerbaigian non è lo scontro tra due nazionalismi, ma lo scontro tra il mondo delle democrazie a cui appartiene l’Armenia e i regimi autocratici russo e azerbaigiano che vogliono sconfiggerlo e sottometterlo. La situazione nel Caucaso fa eco a quella dell’Ucraina, anch’essa attaccata per quello che è. La nostra responsabilità comune come rappresentanti del mondo democratico è simile; non possiamo rimanere senza reazione di fronte a una democrazia minacciata. Siamo convinti che l’Armenia non cerchi altro che l’opportunità di vivere in pace con i suoi vicini e scegliere la propria strada. Spetta all’Unione europea e agli Stati Uniti dimostrare che sappiamo essere partner affidabili quando le democrazie si fidano di noi.

Ci auguriamo quindi che l'incontro del 5 aprile sia l'occasione per gli Stati Uniti e l'Unione Europea, che riuniscono 780 milioni di abitanti e il 45% del Pil mondiale, di assumere impegni chiari a favore dell'Armenia e dei suoi 3 milioni di abitanti.

La invitiamo in particolare a esprimere inequivocabilmente il 5 aprile il suo impegno per la sicurezza dell'Armenia. Per questo vi chiediamo di dare all’Armenia i mezzi per dissuadere un paese aggressore dall’attaccarla. Da quasi 20 anni, la spesa in armamenti dell'Azerbaijan, grazie ai proventi del petrolio e del gas, è almeno 4 volte superiore a quella dell'Armenia.

Dobbiamo immediatamente garantire il riequilibrio di questi equilibri di potere e portare avanti i negoziati in vista di una pace giusta e duratura.

Vi invitiamo inoltre a dare all'Armenia i mezzi economici per la sua indipendenza concedendole un aiuto finanziario che le permetterà in particolare di rinnovare la sua obsoleta centrale nucleare, ma anche di realizzare grandi opere di comunicazione e telecomunicazioni che la collegheranno economicamente al mondo euro-atlantico attraverso la Georgia e quindi emanciparlo dalla Russia.

Infine, vi invitiamo a compiere un gesto semplice: andate in Armenia, testimoniate al popolo armeno che non è solo nella lotta per la sopravvivenza e la libertà.

Nathalie LOISEAU, Rinnovare l'Europa

Robert BIEDRON, S&D

Sylvie BRUNET, Rinnovare l'Europa

Reinhard BÜTIKOFER, I Verdi

Fabio Massimo CASTALDO, Rinnovare l'Europa

Catherine CHABAUD, Rinnovare l'Europa

Ilana CICUREL, Rinnovare l'Europa

Klemen GROŠELJ, Rinnovare l'Europa

Sylvie GUILLAUME, S&D

Rasa JUKNEVIČIENĖ, PPE

Andrey KOVATCHEV, PPE

Andrius KUBILIUS, PPE

Pierre LARROUTUROU, S&D

Guy LAVOCAT, Rinnovare l'Europa

Miriam LEXMANN, PPE

Costas MAVRIDES, S&D

Karen MELCHIOR, Rinnovare l'Europa

Henk Jan ORMEL, PPE

Nikos PAPANDREOU, S&D

Maria Soraya RODRÍGUEZ RAMOS, Rinnovare l'Europa

Massimiliano SALINI, PPE

Ivan ŠTEFANEC, PPE

Marie-Pierre VEDRENNE, Rinnovare l'Europa

Vahè

 
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