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Cristiani del Kurdistan

Mirella Galletti

Un altro tipo di rapporto teso è quello che intercorre tra cristianesimo e islam. Molto particolare è la situazione dei Cristiani del Kurdistan, la cui vicenda secolare è tratteggiata finemente da Mirella Galletti (Jouvence, 2003, pagg. 331, euro 25,00). In verità la vicenda dei cristiani di rito siriaco del Kurdistan è originale perché la loro antichità ha permesso una convivenza pacata con l’islam dei primi secoli, e ha anche fatto sì che l’impulso missionario conducesse queste comunità fino all’Estremo Oriente. L’epoca recente ha visto, invece, l’emergere di difficoltà aspre soprattutto con l’apparire degli Stati nazionali (Irak, Iran, Siria, Turchia) e il saggio della Galletti è, al riguardo, suggestivo per le testimonianze che vengono allegate, come lo è per il finale "breve profilo delle letterature neoaramaiche cristiane" curato da Alessandro Mengozzi.

JOUVENCE
SAGGI 25
Mirella Galletti
Cristiani del Kurdistan
(pp. 335; 25 euro)

IL LIBRO
I cristiani di rito siriaco (assiri, caldei, siro-cattolici e siro-ortodossi) sono originari del Kurdistan e parlano dialetti neoaramaici, i più vicini alla lingua parlata da Gesù. Sono uno dei primi popoli ad aver abbracciato il Cristianesimo. Questo è il primo libro sulla storia delle Chiese cristiane del Kurdistan, dalle origini (quando l’area era divisa tra impero persiano e impero romano d’Oriente) ai giorni nostri, quando le difficoltà di integrazione negli stati nazionali (Iraq, Iran, Siria, Turchia) hanno indotto molti cristiani a emigrare.

Il crollo del regime di Saddam Hussein, a seguito dell’intervento militare anglo-americano in Iraq, ha avuto e avrà in futuro conseguenze ancora difficilmente valutabili sulla vita dei cristiani del Kurdistan e dell’Iraq in particolare.

“…Il libro di Mirella Galletti è stato scritto per impedire, o quanto meno per allontanare, lo spettro di un etnocidio. I cristiani del Kurdistan sono in obiettivo pericolo di estinzione: potranno sopravvivere come individui, essi o i loro discendenti; ma sono le loro culture che rischiano di scomparire…Questo libro è un atto di fede nella loro vitalità e un atto di coraggio diretto a salvare un bene comune del genere umano, un tesoro di cultura che non deve andare perduto.”

(dall’introduzione di Franco Cardini)

L’AUTORE
Mirella Galletti, già professore a contratto presso le Università di Bologna e Trieste, ha svolto attività seminariale presso le Università di Erbil e di Sulaimaniya, nel Kurdistan iracheno (1994). Si occupa di storia moderna e contemporanea del Vicino e Medio Oriente, con particolare interesse per il mondo curdo. E’ membro dell’Institut Kurde de Paris e del Reference-Group della Biblioteca curda di Stoccolma; collabora con le riviste Etudes Kurdes e La Porta d’Oriente. Ha pubblicato tra l’altro: I curdi nella storia, 1990; I Curdi: un popolo transnazionale, 1999; Le relazioni tra Italia e Kurdistan, 2001; Incontri con la società del Kurdistan, 2002.

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