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01 05 2008 Martina Franca _ “Sant’Andrea degli Armeni”
A Martina si alza il grido degli armeni
martedì 22 aprile 2008 Letta 43 volte Stampa
MARTINA F. – Una giornata per non dimenticare e per sensibilizzare le coscienze sulla prima delle orrende pulizie etniche che hanno insanguinato il secolo scorso. Giovedì 24 aprile gli armeni sparsi in tutto il mondo commemoreranno il 93° anniversario delle deportazioni che, in Turchia, portarono al massacro di 1 milione e 500mila di loro. A Martina, presso la sede
dell’associazione Italarmena “Sant’Andrea degli Armeni”, in via Principe Umberto, si terrà una mostra fotografica. “La Turchia riconosca questo
genocidio e restituisca le terre agli armeni”, dice alternando il “suo” francese ad uno stentato italiano il presidente Edouard Tateossian che, accogliendoci con la massima disponibilità in quello che sembra un angolo di Armenia nel centro storico marti¬nese, spiega: “Noi siamo per la pace tra i popoli. Questa mostra è soltanto una delle iniziative per sensibilizzare e
rivendicare territori che sono stati sottratti all’Armenia con modalità terribili. Questa è storia e non stiamo inventando nulla”. Un tragico evento che sembra destinato a subire una sorta di accantonamento nelle scritture della storia e della politica. Un periodo nefasto noto come Medz Yeghern, il Grande
Male. Era il 1915. Al governo c’erano i Giovani Turchi che volevano la laicizzazione dello Stato e la pulizia etnica dell’Anatolia e temevano che gli armeni potessero allearsi con i russi, loro nemici.
Fu l’inizio di un vero e proprio sterminio di massa: deportazioni sistematiche che miravano all’eliminazione completa degli armeni, prigionìe, storie di condizioni orribili e feroci barbarie. Una raccapricciante pagina di storia spesso relegata nei meandri dell’oblìo, ma che rivive nella memoria di Edouard: “Io – racconta – sono nato a Lione. La mia famiglia arrivò in Francia nel 1920 e mia
madre, che vive qui a Martina, è nata nel 1915, proprio sulla strada dell’esodo. La nostra Associazione, creata recentemente in Italia, si propone come obiettivo lo sviluppo della cultura armena in Puglia. Ci proponiamo di presentare l’arte, la letteratura, la musica, i mestieri artigianali armeni Il nostro impegno verso l’Armenia è davvero totale. Diamo e daremo il nostro sostegno all’impegno dell’Armenia nella cooperazione con l’Europa e lottiamo
perché il Genocidio venga riconosciuto”. E, indicando una mappa, tra libri e documenti storici, Tateossian si rifà ad una citazione del presidente americano Wilson al Trattato di Sevres (Parigi, 1920): “Existence d’un peuple necessite d’un territoire”, ovvero “L’esistenza di un popolo necessità di un territorio”.
Giovedì 24 aprile, dunque, l’esposizione fotografica. Una delle tante iniziative che testimoniano il grande impegno dell’associazione, perchè ci sono momenti, nel travagliato percorso della storia, che non si possono dimenticare.
FRANCESCO PIZZIGALLO

Eduardo

 
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