Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

PERSIA MISTICA. Suoni e canti d’Amore - CLOSE UP IRAN. ECHI DA UNA CINEMATOGRAFIA FUORI MODA- A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA

VENEZIA: da 10 a 30 settembre 2007

TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA. (Leggi il programma in fondo pagina) cibo è cultura, il cibo ha inventato e trasformato il mondo. È cultura quando si produce, quando si prepara, quando si consuma… la cucina è uno straordinario veicolo di rappresentazione e di comunicazione… Ancor più della parola, il cibo si presta a mediare tra culture differenti… incroci, influenze”. mondo in cucina di Massimo Montanari). Casa della Cultura Iraniana propone una serata in cui vengono presentati alcuni piatti della tradizione culinaria persiana, la cucina che fin dal XVI sec. influenzato la gastronomia medio-orientale. Potremo assaggiare una ricetta della corte safavide (XVI sec.), prelibatezze del Mar Caspio e del deserto dell’Iran, gustare spezie ed aromi, sorbetti e dolcini di una cucina legata al ciclo delle stagioni, ai solstizi e agli equinozi per compiere, stando all’osteria Vida Nova del Centro Culturale Candiani, un viaggio tra le genti e i paesaggi, non solo visitando la mostra fotografica ma anche gustando le prelibatezze in un’ambientazione persiana ascoltando le musiche tradizionali. cura di Reza Rashidy

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.A. Cinema iraniano cercasi. Dopo alcuni anni di grande successo internazionale, i film iraniani hanno perso appeal e risonanza: non vincono più premi, non vengono distribuiti nelle sale (ad eccezione di quelli di Kiarostami e Makhmalbaf), non si presentano più al pubblico come paladini di un sistema di rappresentazione alternativo a quello americano. Sebbene sia una cinematografia attiva e dinamica, quella persiana è tornata – soprattutto in Italia – in un cono d’ombra rappresentativo. Le ragioni di tale débâcle rispondono ad almeno quattro ordini di fattori: l’asfittica condizione in cui versa il cinema d’autore, sempre più esiliato dai circuiti di distribuzione tradizionali; il generale disinteresse di produttori, di esercenti (e anche del pubblico) per il cosiddetto “Terzo Cinema”; il ripetersi monotono, da parte dei cineasti iraniani, di stilemi e plot come fossero ingredienti di una ricetta da replicare all’infinito; la conseguente e amara uscita di moda dei loro film. Con l’umile obiettivo di mantenere viva la memoria degli spettatori e nell’attesa di stagioni migliori, proponiamo – all’interno delle iniziative promosse dal Centro Culturale Candiani dedicate all’Iran – una carrellata agile ma esauriente di opere che, per più di un decennio, hanno consentito ad un grande paese dalla storia millenaria – isolato politicamente dall’Occidente e rappresentato dai media esclusivamente attraverso stereotipi (si veda il velo, l’integralismo, ecc…) – di esportare la propria cultura e uno sguardo sensibile ai problemi della contemporaneità. Abbiamo scelto, tra i tanti possibili titoli, undici lavori d’autori che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla storia del cinema: ovviamente Abbas Kiarostami (di cui si può seguire il folgorante e meraviglioso Close Up nonché i metacinematografici E la vita continua… e Sotto gli ulivi ), Amir Naderi, regista di capolavori come Il corridore e Acqua vento e sabbia che oggi vive, autoesiliato, a New York (e di cui proponiamo il recente Marathon), Bahran Beizai, venerato in patria ma noto all’estero solo per il toccante Bashù, il piccolo straniero, Jafar Panahi, l’unico regista iraniano che ha vinto un Leone d’oro a Venezia, con Il cerchio, film certamente meno riuscito rispetto ai tre che abbiamo inserito in cartellone (il delicato Il palloncino bianco, il cerebrale Lo specchio, l’introspettivo Oro rosso), il giovane e promettente regista curdo Bahman Ghobadi, di cui purtroppo si è potuto vedere in Italia soltanto Il tempo dei cavalli ubriachi, ed, infine, Mohsen Makhmalbaf, cineasta di Viaggio a Kandahar, ma anche dell’invisibile e imperdibile Il ciclista. Per terminare in crescendo il ciclo di proiezioni, venerdì 5 ottobre verrà presentato in anteprima mestrina il documentario Iran: Une révolution cinématographique di Nader Takmil Homayoun, film che ricostruisce la storia del cinema iraniano e in particolare il passaggio dal periodo dello Shah a quello degli ayatollah, anche attraverso alcune inedite interviste ai registi di questa rassegna. Alla proiezione sarà presente l’autore del documentario.

Marco Dalla Gassa

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PERSIA MISTICA. Suoni e canti d’Amore - CLOSE UP IRAN.
ECHI DA UNA CINEMATOGRAFIA FUORI MODA
- A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA VENEZIA:

da 10 a 30 settembre 2007

PERSIA MISTICA
Suoni e canti d’Amore Nell’ambito delle attività organizzate in occasione della mostra IRAN gente strade 1207 e vissuto tra Persia ed Anatolia, sommo poeta mistico persiano, viene celebrato paesaggi. L’Ensemble Mehr, costituito esclusivamente da elementi femminili, si quest’anno dall’UNESCO nel suo ottocentesimo anniversario della nascita. esibisce al Candiani in un concerto di poesie cantate accompagnate da strumenti Le sue poesie parlano con ricchezza evocativa e mistero di un’immensa libertà musicali dell’antica tradizione iranica. d’immaginazione e di ardore che si fondono nelle parole e nel suono, dove una profonda “immagine creativa” tocca le corde di un sentire interiore, accarezzandole … Ascolta il suono del ney (canna/flauto), come narra la sua storia e piange le con malinconia, gioia, tristezza ed estasi. separazioni Soavi immagini, simboli e metafore si esprimono in diversi significati: i più costanti Dicendo: sempre, da che fui diviso dal canneto, al mio lamento gemono uomini sono l’Amore e la Bellezza manifestati con la ricerca ed una grande aspirazione di e donne. unione totale. La tensione profonda e il sentimento verso l’Amato sono rivelazione Voglio un petto lacerato dalla separazione, per spiegargli la pena del desiderio di Amore per il Divino. d’Amore… Nella cultura persiana, poesia, canto e musica coesistono in un unico indissolubile …Fuoco è questa voce del ney, non fiato di vento: sia nulla chi questo fuoco non e splendido linguaggio. La musica, aspirando ad un’evocazione di tali espressioni, possiede! vive nella ri-creazione del repertorio tradizionale, con un ampio spazio dedicato al- È il fuoco d’Amore che è nel ney, è l’ardore d’Amore che è nel vino… l’improvvisazione.

I musicisti dialogano tra loro in un’esecuzione estemporanea (da Masnavi – Moulavi) che nasce dalla memorizzazione di un repertorio canonico chiamato radif che sta alla base di tutta la creatività della musica classica persiana e che fa “cantare la Moulana Jalal ad –Din Mohammad-e Balkhi detto Moulavi, conosciuto anche come mente e danzare i sentimenti”. Rumi, guida spirituale dei Sufi, nato a Balkh nel Khorasan storico il 30 settembre
a cura di Tiziana N. Vendramin

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CLOSE UP IRAN
lunedì 10 settembre, ore 21.00
Close Up (Namây-e nazdik, 1990, 85’, v.o. sott. it.)
di Abbas Kiarostami
mercoledì 12 settembre, ore 21.00
Il ciclista (Bâysikelrân, 1989, 95’, v.o. sott. it.)
di Mohsen Makhmalbaf
venerdì 14 settembre, ore 21.00
Il palloncino bianco (Badkonak-e sefid, 1994, 85’)
di Jafar Panahi
lunedì 17 settembre, ore 21.00
E la vita continua… (Zendegi va digar hich, 1992, 91’,
v.o. sott. it.) di Abbas Kiarostami
mercoledì 19 settembre, ore 21.00
Sotto gli ulivi (Zir-e derakhtân-zeytun, 1994, 103’)
di Abbas Kiarostami
venerdì 21 settembre, ore 21.00
Il tempo dei cavalli ubriachi (Zamân-i barâ-ye masti-ye
asbhâ, 2000, 80’) di Bahman Ghobadi
lunedì 24 settembre, ore 21.00
Bashù, il piccolo straniero (Bâshu, gharibe-ye kuchak,
1986, 120’, v.o. sott. it.) di Bahran Beizai
mercoledì 26 settembre, ore 21.00
Viaggio a Kandahar (Safar-e Qandahâr, 2001, 85’)
di Mohsen Makhmalbaf
venerdì 28 settembre, ore 21.00
Lo specchio (Âyene, 1997, 95’) di Jafar Panahi
lunedì 1 ottobre, ore 21.00
Marathon – Enigma a Manhattan (Marathon, USA,
2002, 74’) di Amir Naderi
mercoledì 3 ottobre, ore 21.00
Oro rosso (Tâlâ-ye sorkh, 2003, 97’) di Jafar Panahi
venerdì 5 ottobre, ore 21.00
Iran: Une révolution cinématographique (Francia,
2006, 98’, v.o. sott. ingl.) di Nader Takmil Homayoun
sala conferenze quarto piano ingresso riservato ai soci Cinema Più Tessera ordinaria 25 euro, studenti 20 euro
validità un anno (sino a giugno 2008)
in vendita presso la biglietteria del Centro Candiani.

in vendita presso la biglietteria del Centro Candiani.È consigliata la prenotazione.
venerdì 21 e sabato 22 settembre, ore 21.00
PERSIA MISTICA
Suoni e canti d’Amore
in collaborazione con la Casa della Cultura Iraniana
Ensemble Mehr
Prima parte
Dastgah-e Mahur con le poesie di Moulavi e Attar
Seconda parte
Avaz-e Bayat-e Tork con le poesie di Moulavi e Hafez
Mehrbanu voce
Azar Zargarian tar
Raa’na Shieh kamanche
Marjan Tavakoli tanbur, daf
Hannaneh Saeidi qanun
Najmeh Saghir barbat
Sanaz Keshavarz tombak
Vahid Gharakhaninia tecnico del suono
auditorium quarto piano
ingresso 10 euro

sabato 6 ottobre
A TAVOLA CON I GUSTI DELLA PERSIA
in collaborazione con la Casa della Cultura Iraniana
ore 19.30
In esclusiva visita guidata con Riccardo Zipoli della mostra
IRAN gente strade paesaggi.
ore 20.30
Cena persiana
Prenotazione obbligatoria da effettuarsi presso
l’Osteria La Vida Nova
Centro Culturale Candiani, Piazzale Candiani, 7 Mestre
tel. 041 8220213
costo della serata 40 euro

V.V